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Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria. Mostra fotografica a Latina

riceviamo in Redazione da SABAP-LAZ – SERVIZIO DI COMUNICAZIONE – [email protected] [1] – e pubblichiamo.
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Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria – Mostra fotografica

Latina – Palazzina ex O.N.M.I. 18 giugno – 21 luglio 2019

Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti
Sede territoriale di Latina – Piazza Celli, 1

Inaugurazione mostra 18 giugno 2019, h. 16,30

Riapre a Latina nella Palazzina ex O.N.M.I. la mostra fotografica “Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di memoria”, per ricordare e celebrare la figura del regista e documentarista recentemente scomparso.

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Luigi Di Gianni (Napoli, 1926 – Roma, 2019) è stato un regista, sceneggiatore e documentarista italiano.
Nella sua attività di documentarista ha affrontato prevalentemente temi antropologici, religiosi e sociali, esplorando, in particolare, l’intreccio tra ritualità pagana e cattolicesimo popolare nell’Italia del Sud. (da Wikipedia).

Maestro, lei è un campano che ha rappresentato nelle sue opere le tradizioni lucane…

In realtà sono campano e lucano. Campano perché mia madre era della provincia di Caserta e lucano da parte di padre che era di Pescopagano, in provincia di Potenza. In Basilicata ci andavo ogni tanto da piccolo con i miei genitori e ci sono ritornato da grande per motivi di lavoro. Ricordo che a 9 anni rimasi travolto dal paesaggio lucano e dalle tradizioni popolari legate al culto. Il paesaggio perché era bello e così diverso da quello a cui ero abituato, con queste montagne a cui si girava in tondo e non si capiva se si arrivava poi da qualche parte, le tradizioni per il senso di angoscia, stordimento e al tempo curiosità. Era una terra povera, una terra di contadini (da un’intervista su www.landofstories.eu [4]).

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Immagine di copertina del sito www.landofstories.eu [4]

Biografia
Luigi Di Gianni, docente di cinema e regista, è nato a Napoli, da madre campana e da padre di Pescopagano (PZ). E’ vissuto a Roma dove ha studiato e preso il diploma in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1954.

Nel corso della sua attività professionale ha realizzato film per il cinema, programmi culturali e film per la Rai e numerosi documentari nei quali ha affrontato prevalentemente temi antropologici e sociali, esplorando, in particolare, l’intreccio tra ritualità pagana e cattolicesimo popolare nell’Italia del Sud. Tra i suoi principali documentari dedicati alla Basilicata si citano “Magia Lucana” (1958), realizzato con la supervisione dell’antropologo Ernesto De Martino, vincitore del premio come miglior documentario nella 19ª edizione del Festival di Venezia del 1958, “Nascita e morte del meridione” con il quale ha vinto il Premio “Puccini Senigallia” 1959.
Alla Basilicata ha dedicato anche i due documentari di ispirazione turistico culturale “Basilicata: una regione per l’uomo” del 1977 e “Basilicata, una regione tra due mari” del 1984. Nel 2005 ha realizzato il documentario “Aliano, la tradizione”.
Nel febbraio 2006, l’Università di Tubinga, in Germania, gli ha conferito la laurea honoris causa in Filosofia per meriti nel campo del cinema di ispirazione antropologica.
La Cineteca di Bologna ha curato il restauro dei suoi documentari brevi pubblicandoli nel cofanetto “Uomini e spiriti” (da: www.landofstories.eu [4]).


File .pdf
dell’evento: Mostra fotografica Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di memoria_Latina [6]