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Il Consiglio Comunale di venerdì: “Io speriamo che me la cavo”

di Vincenzo Ambrosino
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Il teatrino del Consiglio Comunale di venerdì 24 maggio aveva al primo punto all’ordine del giorno la cittadinanze onoraria all’armatore Vincenzo Onorato e all’attore Gigi Proietti. Dopo una discussione esaltante di 35 minuti, la cittadinanza onoraria ai due famosi cittadini italiani viene votata all’unanimità. Maggioranza e opposizione sono pienamente  d’accordo.

Poi la stessa maggioranza e la stessa opposizione devono affrontare la discussione del secondo punto all’ordine del giorno, “Il bilancio consuntivo 2018”: tra di esse cala il sipario dopo un minuto. La maggioranza vota il bilancio, l’opposizione vota contro.

Da questo teatrino escono fuori due messaggi contrapposti.
Quello della maggioranza:
Non abbiamo tempo da perdere con chi ha deciso di fare politica ostruzionistica e distruttiva. Siamo noi a comandare e comandiamo a modo nostro per il bene dei cittadini.

Quello della minoranza:
Ennesima prova che questa maggioranza è arrogante e incapace, per cui l’unica azione da fare è chiedere alle istituzioni preposte al controllo democratico e contabile di fermare questa deriva che sta rovinando l’isola e i cittadini di Ponza.

Ma qual è il giudizio dei cittadini ai due messaggi della maggioranza e dell’opposizione?

1)      Pochi dicono: “Se la maggioranza e l’opposizione non trovano il tempo di discutere del bilancio comunale significa che la politica amministrativa si fa in altre sedi e non in Consiglio Comunale, che una volta era la massima assise della vita politica dei Comuni.”

2)      Alcuni dicono: “Ma a che serve il Consiglio Comunale: c’è la Giunta che decide ed sempre stato così”.

3)      Diversi dicono: “Mimma Califano non va né in Giunta né in Consiglio Comunale? Perché non giustifica la sua assenza, non ci fa capire qualcosa? Perché non dice e non scrive niente da tempo, ma neanche si dimette?”

4)      Altri sono convinti che: “Pochi seguono i Consigli Comunali: solo chi ha tempo da perdere! Il metro di giudizio per individuare se un esecutivo politico fa bene ad essere decisionista o no è la realtà. E’ migliorata o no la realtà a Ponza? Questo è quello che interessa al cittadino”.

5)      Tutti dicono: “Poche chiacchiere. Adesso la cosa  importante è fare la stagione, che già si presenta molto negativa. Tempo cattivo, meno corse di collegamento, meno organizzazione, per cui ‘stiamo in campana’ perché qui rischiamo grosso. Prima sopravvivere, poi pensiamo alla dignità e alle onorificenze per i ponzesi, quelli che vivono tutto l’anno a Ponza”.

Che dire, cari amministratori di maggioranza e opposizione: il popolo di Ponza all’unanimità vota per la sopravvivenza individuale. Fare in questi tre mesi il massimo possibile.

Non è un messaggio idilliaco quello dei ponzesi, ma questi sono i tempi e questo possiamo registrare e sottolineare: a messaggi e insegnamenti egoistici da parte degli amministratori corrispondono messaggi e risposte egoistiche da parte degli amministrati. “Io speriamo che me la cavo”.