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Sussurri e grida: a Ponza non è un filmLa Redazione . Non neghiamocelo: a Ponza incominciano ad essere un po’ troppi i mugugni che accompagnano l’operato dell’amministrazione Ferraiuolo. Molte delle chiacchiere che girano sono in capo a quanti non hanno ancora accettato la sconfitta elettorale di due anni fa. Non neghiamo però che gli uffici del Comune di Ponza sono desolatamente vuoti. In troppi hanno scelto di andare via e altri di andare in pensione. Quello che andava fatto per restituire funzionalità al comune, se è stato fatto, nessuno lo vede. Non ultimo il fatto che la nostra isola non riesce a venire a capo del problema “segretario comunale”. Sicuramente i bilanci comunali e le caratteristiche di Ponza non permettono di avere una figura professionale a tempo pieno ma è un dato di fatto che l’attuale segretario sembra sia una figura “a tempo perso”. Passa al massimo due volte al mese sopra al Comune e non vi sta di certo per giorni o settimane. A volte si muove a stretto giro di traghetto. Però si porta a casa più di duemila euro al mese. Di fatto tutta una serie di pratiche giacciono sulle scrivanie varie e i tempi operativi si allungano a dismisura. Abbiamo avuto importanti finanziamenti pubblici per sistemare situazioni estremamente critiche per la nostra isola come Cala Fonte, Cala Gaetano e la casa di caccia a Zannone, ma se non si istruiscono le pratiche nei tempi prescritti quei soldi tornano indietro. E’ da più di un anno che è stato fatto il bando per l’appalto dei servizi del trasporto pubblico e ad oggi non si sa ancora chi ha vinto. In sostanza per l’assegnazione degli spazi demaniali dove fare attività connesse alla stagione balneare. 1 commento per Sussurri e grida: a Ponza non è un filmDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Ma di questo che cosa pensano i nostri Mimma Califano, Gennaro Di Fazio, Enzo Di Giovanni, e lo stesso Franco De Luca? Un amico di Le Forna mi ha detto: “Vince’, ma che è successo, ci hanno narcotizzati? Qui tutto va bene, nessuno ha niente da dire? Il nostro problema era il forestiero o il nostro problema era la democrazia?” Cominciamo a rispondere a questi mugugni, prima che diventino altro.