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Munaciell’, janara… E ‘a bella ‘mbriana?

proposto da Sandro Russo

 

I viaggi, si sa, allargano gli orizzonti e stimolano la curiosità, anche senza andare troppo lontano. Stavolta da una gita con amici a Pompei e dintorni abbiamo confermato l’impressione positiva che la zona del napoletano ci sta riservando negli ultimi anni. Ottima ospitalità, servizi efficienti, pulizia. Siti archeologici curati magnificamente.
Capita durante una passeggiata serale di passare davanti a una pizzeria dal nome intrigante:

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‘A bella ‘mbriana! Chi sarà costei? La domanda viene posta dagli amici direttamente a me, quale esperto di dialetto, ma stavolta non so rispondere.
L’arcano viene svelato solo più tardi da Wikipedia, che chiarisce ogni dubbio: “La bella ‘mbriana, nella credenza popolare napoletana, è lo spirito benefico della casa. Deve il proprio nome alla meridiana, simbolo del sole e del calore domestico.
Di aspetto piacente, la ‘mbriana regna, controlla e consiglia gli abitanti. Nel corso dei secoli, e ancora oggi, è l’antagonista del munaciello. Viene invocata in tutte le situazioni difficili che compromettono la serenità familiare. In genere si tratta di uno spirito buono, ma mai offendere la bella ‘mbriana perché può addirittura provocare la morte di uno dei familiari. In passato, si metteva a tavola un posto in più per lei.
Alla bella ‘mbriana piace l’ordine e la pulizia e per questo una casa trascurata la rende irascibile. Quando si decideva un trasloco, si cercava di parlarne fuori casa, in modo da non farle sapere nulla, per non attirarsi le sue ire. La bella mbriana, insieme al munaciello e alla janara, era l’argomento principe di racconti, nelle serate d’inverno quando si riunivano le donne davanti al braciere (‘a vrasera) a discutere”.

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La bella ‘mbriana è sfuggente e se osservata si trasforma in geco o farfalla

Questa spiegazione proprio perché ricca ed esauriente, brucia ancora di più e suscita altre domande.
Perché a Ponza, così esperti in munacielli e janare, non abbiamo nella tradizione – nei cunti raccontati ai bambini, ma anche nel dialetto e nei discorsi quotidiani -, ‘a bella ‘mbriana?

Perché fuori da Ponza ‘a bella ‘mbriana ha avuto una adeguata celebrazione, nelle tradizioni popolari e in letteratura; non ultimi un album (del 1982) e una canzone di Pino Daniele, che qui richiamiamo:

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YouTube player

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Ulteriore gap tra napoletano e ponzese (o mio limite nella conoscenza del dialetto) il termine jacuèra, che dopo molto chiedere in giro solo Giuseppe Mazzella mi ha saputo chiarire come “confusione di persone inconcludenti che parlano tutte insieme”.

Sarà un altro segno che i ponzesi, come discendenti di gruppi (di Ischia e di Torre del Greco) che già avevano introiettato e elaborato il dialetto napoletano, se ne sono ulteriormente allontanati…

Comunque, chi conosce più cose sulla bella ‘mbriana, per favore lasci un Commento.