Attualità

A passeggio per Ponza

di Francesco De Luca

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Sopra i Conti vive un ponzese di cui vorrei vantarmi d’essere amico. Non lo posso fare perché l’ho soltanto conosciuto e non ho coltivato una vicinanza dalla quale potrei trarre più forza per affrontare il logorio del tempo.

L’ho visto l’altra mattina in compagnia. L’ho salutato passandogli accanto e mi ha riconosciuto. Dal tono di voce, perché è cieco.
Sempre con l’aria che sprizza bontà intorno. Come fosse il suo profumo.
La mattinata aveva il sorriso della primavera e gli isolani ne godevano perché Santantuono era agitato da un generico daffare. Anche Andrea s’è fatto contagiare ed è sceso dai Conti dove ha casa. Lì si è ritirato dopo la parentesi lavorativa in continente.

Non trovo parole per lodare la sua sensibilità ed abilità. Ma non ve n’è bisogno perché Andrea ha sempre tenuto alla sua autonomia. E l’ha coltivata con ironia e umiltà.

Di solito si lodano le persone che hanno investito, che hanno realizzato beni. Andrea ha realizzato la sua serenità. Nella vita nessuno nasce con un compito. La vita è un dono e la sua realizzazione più naturale è nel goderla. Come fa Andrea, pur nel superamento di molte vicissitudini.
– “Buon giorno André…”
“Ciao Franco … pure tu di buon mattino …”
 – Come se ci fossimo lasciati l’altro giorno. E già… un segreto per vivere bene è quello di dare importanza al presente. E’ sempre il presente quello che vince. Tutto il resto è inghiottito nel buco nero dell’oblìo. Andrea questo mostra con la sua presenza.

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