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Le due misericordie. Il caso Casamicciola

Comunicato Stampa ricevuto in Redazione

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Nessuna Ricostruzione senza Pianificazione Territoriale è tecnicamente possibile

Casamicciola d’Ischia, 26 marzo 2019.
“Qualsiasi intervento di “ristrutturazione o demolizione e ricostruzione” nelle fabbriche in rovina di proprietà dell’ente Pio Monte della Misericordia di Napoli localizzate nel Comune di Casamicciola Terme dovrà essere contemplato, disegnato, inserito nell’ambito di un Piano Urbanistico Comunale cui il Comune è tenuto ad adempiere nell’ambito della legge regionale del 2004 che la Regione Campania non riesce a far applicare ai 550 Comuni della Campania da oltre 14 anni.
E’ ancora più urgente ed indilazionabile un intervento di pianificazione territoriale su circa 30 mila mq. con 50mila mc. di superficie coperta nell’area a mitigazione sismica della “Marina” poiché il Comune di Casamicciola è stato colpito dal 13simo terremoto il 21 agosto 2017 e dei suoi 6 Km2 non ha disponibilità di almeno 2 Km2; “area indisponibile” poiché epicentro del sisma.
Qualsiasi accordo verticistico tra sindaco e soprintendente Pio Monte senza le scelte di Piano e la diretta partecipazione del Consiglio Comunale oltre che dei “cittadini attivi”, come impone la Legge, è solo un mero strumento di propaganda elettorale di alcuna valenza giuridica e privo di qualsiasi valutazione politica”.

[1]Giungla nel Pio Monte

Lo ha dichiarato il giornalista Giuseppe Mazzella, direttore dell’Agenzia di Stampa “Il Continente” ed autore del volume “I sei secondi che sconvolsero Ischia”, commentando l’incontro tra il sindaco e gli amministratori di Casamicciola con quelli dell’ente Pio Monte della Misericordia avvenuto a Casamicciola il 26 marzo 2019 all’hotel Cristallo come apparso sulla stampa locale.

Mazzella ha ancora una volta diffuso il progetto preliminare per la Ricostruzione di Casamicciola dopo il terremoto del 21 agosto 2017 – La Ricostruzione parte dalla Riviera con il recupero delle rovine del Pio Monte della Misericordia –

[2]Pio Monte, il salone storico (foto d’epoca)

Il progetto preliminare redatto dall’arch. Domenico De Siano su indicazione e scelte urbanistiche ed investimenti economici e sociali dello scrittore Gino Barbieri e del giornalista Giuseppe Mazzella autori, il primo del volume “Sisma nell’isola d’Ischia -Tutta la Verità” (Edizioni Ass. Cult.le C. Mennella – 2017) ed il secondo dell’instant book “I sei secondi che sconvolsero Ischia” (Edizioni Il Continente, 2017), prevede una destinazione polifunzionale della superficie coperta di circa 50mila Mc e dell’area di circa 28mila mq2.
La principale infrastruttura prevista è il nuovo Palazzo di Città, sede del Municipio e della Villa Comunale con il restauro conservativo della facciata esterna che si affaccia sul corso Luigi Manzi dell’ex-complesso monumentale (secolo XIX) realizzato nel 1895 su progetto dell’ing. Giuseppe Florio “il quale propose un organismo a padiglioni terranei in struttura metallica rivestita in muratura in linea con le prescrizioni edilizie varate dal governo per una località ad alto rischio sismico com’era Casamicciola” (Ilia Delizia in “Le Therme di Casamicciola” 1998).

Prevista un’area a verde pubblico attrezzato di circa 7mila Mq e la trasformazione delle fabbriche interne su un’area coperta di 24.480 Mc in 50 appartamenti come primo intervento di “delocalizzazione” considerando “area indisponibile” per una urbanizzazione intensiva quella epicentrale ed adiacente del sisma del 21 agosto 2017 che si estende su circa 3 chilometri quadrati abitata da circa 2mila persone in circa 400 edifici colpiti dal sisma ed allo stato inagibili.

Previsti un’area di parcheggio con 157 posti auto a servizio dell’abitato e delle strutture commerciali della Riviera di Casamicciola.

Contemplato anche un centro commerciale di 7.840 Mc ed un Auditorium di 2.250 Mc. Il progetto prevede anche il perfezionamento dell’attuale darsena antistante il complesso, con un porticciolo turistico per circa 200 posti barca che si integra con il più ampio scalo commerciale e turistico attualmente in esercizio dove sono presenti tre concessionari di cui uno pubblico e due privati per circa 700 posti barca.
Non è previsto la trasformazione delle fabbriche nemmeno parzialmente in una struttura ricettiva alberghiera perché si stima sufficiente, per quantità e qualità, la consistenza alberghiera attuale di Casamicciola di oltre 80 strutture per oltre 3mila posti-letto. Nella riqualificazione ambientale di tutta l’area rimarrà soltanto l’antico portale del 1604 come “Monumento commemorativo” a testimonianza della continuità storica della presenza del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola.

[3]Rovine della prima sala

L’ipotesi progettuale parte dalla corretta intuizione del Piano Regolatore dell’ing. Lo Gatto del 1884 commissionato dal Ministro dei Lavori Pubblici, Francesco Genala, ed approvato direttamente dal Governo su parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dopo il terribile terremoto del 28 luglio 1883, XI grado della Scala MCS, che distrusse completamente l’abitato esistente causando oltre 2mila morti.
Il Piano “Lo Gatto” trasferì completamente l’abitato dall’area interna del Majo dove da secoli stanziava la popolazione alla Marina, con due Rioni baraccati, e a Perrone con un altro Rione. L’ampia superficie di circa 4 Km2 fu scelta da Lo Gatto perché considerata area a mitigazione sismica e proprio alla Marina “risorse” il complesso ricettivo-termale-ospedaliero dell’Ente Morale Pio Monte della Misericordia di Napoli che aveva realizzato il suo primo “stabilimento” nel 1604 nell’area a mezza costa di Piazza dei Bagni del Gurgitello andato completamente distrutto dal terremoto del 1883. Il nuovo stabilimento alla Marina era collegato con un acquedotto di circa 500 metri con la sorgente del Gurgitello, la miracolosa acqua termale descritta da Julio Jaosolino del 1588 nel suo testo fondamentale “Dei Rimedi Naturali che sono nell’ isola di Pitecusa hoggi detta Ischia”.

[4]La Chiesa distrutta

“L’opera dei bagni termo-minerali – considerata la quinta delle sette opere della Misericordia “corporali” di “curare gli infermi” – fu esercitata, come per Statuto, dall’Ente filantropico napoletano fino al 1968. Dopo una gestione privatistica durata fino al 1973 il complesso fu chiuso.
Dato in gestione nel 1984 con l’istituto del “diritto di superficie” a norma dell’art. 952 del Codice Civile per 50 anni con una assimilabile “proprietà temporanea” desueta nel Diritto italiano dall’Ente proprietario ad una società privata è stato oggetto di una enormità di contenziosi con il passaggio di almeno 4 società di capitali.
I contenziosi hanno determinato la totale distruzione del complesso oggi in completa rovina anche con un ulteriore contenzioso con il Comune di Casamicciola per una non corretta espropriazione delle aree verdi; oggi comunque in “comodato gratuito” alla Municipalità.

L’Ente Pio Monte della Misericordia – un Ente Morale di Diritto Privato – con sede in Napoli alla Via Tribunali n. 253 pare tornato nella “piena proprietà” di tutto il suo patrimonio immobiliare probabilmente con la sola eccezione del fabbricato della sorgente del Gurgitello in Piazza dei Bagni. Distrutto l’acquedotto di collegamento.

[5]Miseria al Pio Monte

E’ evidente che tutto il complesso immobiliare deve avere oggi una nuova “missione storica” perché la riqualificazione della “ Riviera di Casamicciola e di Piazza dei Bagni del Gurgitello 1588” è l’ atto urgente ed indilazionabile per il “Risorgimento” della più antica cittadina termale dell’isola d’Ischia che riconverte la sua economia puntando non solo esclusivamente sull’acqua termale ma anche sull’acqua del mare: “cittadella termale” a Piazza dei Bagni e “cittadella portuale” alla Marina con lo slogan “Casamicciola, dove l’Acqua è Vita”.

Per la realizzazione della “trasformazione urbana” i due promotori indicano l’art.120 del Testo Unico degli Enti Locali e quello per gli espropri per pubblica utilità nonché la legge regionale urbanistica del 2004 che consente in deroga la modifica territoriale per l’edilizia residenziale pubblica come saranno i 50 appartamenti.

E’ stata già presentata al Comune di Casamicciola fin dal 20 febbraio 2018 lo schema di delibera per avviare la costituzione della “Società di Trasformazione Urbana” impegnando le Agenzie Pubbliche per lo Sviluppo – INVITALIA, CAMPANIA SVILUPPO, AGENZIA NAZIONALE PER LA COESIONE TERRITORIALE – con l’istituzione di una “Cabina di regia” fra enti pubblici anche alla luce della legge sulla ricostruzione approvata dal Parlamento il 18 novembre 2018 con un Commissario alla Ricostruzione.

Sulla polemica in atto a Napoli per il trasferimento dell’opera delle “sette opere della Misericordia” al Museo di Capodimonte per una mostra sul Caravaggio, il giornalista si è riservato una successiva osservazione sulle “due misericordie” se questa “polemica cittadina” avrà termine ponendo sul tappeto una “polemica di periferia”. Quella di Casamicciola. Meno nota ma più antica e corposa. Dura da 50 anni.

Casamicciola, 26 marzo 2019
Di Giuseppe Mazzella, giornalista, direttore dell’agenzia stampa “Il Continente”