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Una canzone per la domenica (28). Il videoclip dei Muse

proposto da Roberto Pezzoni

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Per le imperscrutabili vie del caso e la sorprendente capacità di aggregazione del sito abbiamo avuto un contatto con Roberto Pezzoni, conosciuto qualche tempo fa durante la preparazione di un brano dei King Crimson (leggi e ascolta qui).
Preso da entusiasmo per il sito, Roberto si è detto contento di collaborare con noi.
Ci ha risposto:
Vivo a Gallarate (VA) vicino a Malpensa e lavoro nell’industria Aerospaziale. Sono lusingato e fiero del vs. invito a collaborare!
La scrittura è una delle mie passioni e la utilizzo anche molto per il lavoro!
La Musica ed il Canto li adoro e sono basso in una Corale sacro-barocco-romantico. Ma basta parlare di me….” 

Vi mando per follia entusiasta qualcosa che ho scritto di getto, brevissima, dopo l’ennesimo ascolto di un brano e video che adoro per intensità e drammaticità emotiva: Muse – The 2nd Law: Isolated System. Seguono link a video e testo.
Saluti cordiali, 
Roberto Pezzoni

The Muse – The 2nd Law: Isolated System (2012). Dall’album: The 2nd Law; writer Matthew Bellamy

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In an isolated system, entropy can only increase

In an isolated system, entropy can only increase

In an isolated system
In an isolated system (entropy)
Isolated system
(Entropy can only increase)
Isolated system…

Impressioni
La grafica vettoriale che “espandendosi dalla rete” fagocita il mondo reale potrebbe essere metaforicamente la rappresentazione  interpretativa di tanti conflitti e del loro possibile esito disperato e definitivo.
Questo filmato suggestivo e drammatico, supportato dalla musica iterativo-rock-minimalista dei Muse (*), ad alta tensione emotiva e suggellato dal finale a riscatto dell’ultima superstite che si gira verso la minaccia e decide lei quando “saltare” nel mondo-oltre, mi pare notevole e degna cornice evocativa di qualcosa che ognuno di noi può temere e che, auspico, possa allontanare o, meglio ancora, risolvere in modo positivo anche con l’aiuto di coloro di cui ci fidiamo.

Nota a cura della Redazione
I Muse sono un gruppo musicale rock alternativo britannico formatosi nel 1992 a Teignmouth, nel Devon.
Sono riconosciuti per uno stile musicale molto eclettico che raccoglie influenze di più generi come elettronica, rock progressivo, spesso segnati da una vena sinfonica e orchestrale. La maggior parte dei testi delle loro canzoni, composte principalmente dal frontman Matthew Bellamy, trattano temi riguardanti apocalisse, UFO, guerra, vita, universo, politica e religione. Le loro esibizioni dal vivo sono molto energiche e stravaganti (estratto da Wikipedia).

 

Allegati al commento di Sandro Russo (cfr)

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1 Comment

1 Comment

  1. Sandro Russo

    20 Gennaio 2019 at 12:09

    Grazie a Roberto Pezzoni
    Le immagine del videoclip mi hanno ricordato una sensazione provata molti anni fa alla lettura de La storia infinita (Neverending story) di Michael Ende (1929 – 1995), uno strano libro (del 1979) impropriamente definito “per ragazzi”; in realtà denso di stimoli e metafore filosofiche; un dispiegamento della fantasia al suo più alto grado, romanzo di formazione e libro d’avventura; addirittura scritto in due colori, verde e rosso mattone (nell’edizione originale italiana del 1981 di Longanesi). Non esito ad assimilarlo ad “Alice nel paese delle Meraviglie” di Lewis Carrol! [poi anche film, del 1984, diretto da Wolfgang Petersen, peraltro disconosciuto dall’Autore].

    Grazie ad amici comuni avrei dovuto incontrare Ende, che è vissuto, intorno agli anni ’70, per molto tempo ai Castelli, nelle campagne di Genzano di Roma, ma poi seppi che era tornato in Germania.

    De “La storia infinita” il videoclip dei Muse mi ha ricordato l’intuizione de “il Grande Nulla” – una metafora nichilista, in realtà -, applicabile a diverse situazioni… Quando il presente è insostenibile e sembra che tutto intorno a noi stia crollando… Il titanismo dei romantici, la rivolta contro forze preponderanti, il coraggio di combattere anche nella certezza della sconfitta…

    Foto e trailer da YouTube nell’articolo di base

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