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Cronaca del raduno neofascista di Latina

segnalato dalla Redazione

 

Pubblichiamo qui di seguito – testo e file .pdf in calce all’articolo – una cronaca a firma Clemente Pistilli (corrispondente di Repubblica da Latina).
La proponiamo ai nostri lettori per averla trovata una lettura “istruttiva”; perché Repubblica l’ha pubblicata a pag. 11 del giornale di ieri (18 gennaio) sulle pagine nazionali e non sulla cronaca locale e poi anche perché Latina è a un passo da noi ed è la nostra provincia di appartenenza.
La Redazione

[1]

Il racconto
Un giorno di ordinario estremismo

Il raduno neofascista “Salvini ha spostato l’Italia verso le nostre idee”
A Latina convergono i militanti di Forza Nuova
Il leader Fiore: “Quello che dicono Lega e in parte i 5Stelle è il nostro programma, ma loro non hanno le camicie nere”
I complimenti a Fontana

di Clemente Pistilli

LATINA – «Salvini è una persona che ha portato la Lega a un alto livello. Ritengo che quello che sta facendo contribuisca a spostare gli italiani verso posizioni buone. Ma quando si arriva allo scontro col sistema o hai una classe pretoriana, le camicie nere insomma, o sei destinato a perdere. L’unica idea che resta in piedi è così la nostra». E giù applausi.

A parlare, in una stanza della Casa del combattente di Latina, un edificio di fondazione ora sede delle associazioni combattentistiche, è Roberto Fiore, estremista di destra, tra i fondatori di Terza Posizione, condannato per banda armata e associazione sovversiva e da oltre un ventennio segretario nazionale di Forza Nuova.

Mercoledì sera è giunto nel capoluogo pontino, o come dice lui Littoria, con tutto lo stato maggiore del partito, per una conferenza dal tema “Dal populismo alla rivoluzione”. Per dire via tutti gli stranieri, stampiamo moneta nostra e puntiamo tutto sulla famiglia.

Una conferenza come quella che potrebbe fare qualsiasi partito, nonostante membri di Forza Nuova siano stati nel tempo al centro di numerose inchieste, a partire da quelle per istigazione all’odio razziale, e in soli cinque anni, dal 2011 al 2016, abbiano collezionato 240 denunce e 10 arresti. Nessun cenno alle violenze. Nell’Italia di oggi, con un governo «del cambiamento» che secondo la stessa FN si trova sulle posizioni che il gruppo di estrema destra ha da sempre, accade anche questo.

Ad ascoltare Fiore e a farsi dare la carica ci sono una trentina di militanti. Comprese mamme con adolescenti al seguito. Tutti ad ascoltare il capo, che annuncia di voler ripartire da Latina per avviare una nuova bonifica. Un legame forte del resto quello tra la terra pontina e le destre, a partire da FN. Quattro anni fa a Forza Nuova a Latina aveva aderito persino Angelo Tripodi, attuale capogruppo nel consiglio regionale del Lazio della Lega di Matteo Salvini. «Se andiamo a vedere il programma della Lega di cinque anni fa – afferma del resto sempre Fiore – e quello di FN e poi vediamo cosa dicono oggi Salvini e in parte i 5 Stelle si nota subito che quello che ora dicono si identifica totalmente col nostro programma di sempre, mentre era molto diverso cinque anni fa il programma di Bossi». Il segretario nazionale aggiunge poi, rispondendo così anche a chi gli chiede di eventuali accordi, che «determinate idee sono entrate nel cuore degli italiani», ma i giallo-verdi sarebbero il modo che «il sistema» ha trovato per gestire quelle idee. Salvini inoltre, secondo Fiore, ha a cuore temi sociali, però «non ha una formazione» e non ha una «classe politica sua».

Tanto che anche i “migliori” dell’attuale governo, sempre secondo il capo di FN, verrebbero bloccati dai poteri forti: “Abbiamo un ministro, Fontana, che è sicuramente su posizioni nostre. Un cattolico, contro il gender nelle scuole, contro la 194, ma quello che è riuscito a far passare nella manovra finanziaria è pari a zero”. Il “deep state” è troppo forte. E per Fiore, bontà sua, ne sono una delle più robuste espressioni “Repubblica” e “l’Espresso”: “Attaccano noi più di Lega e 5Stelle perché sanno che in questo momento possiamo trasformare il mondo”. L’aggressione al cimitero del Verano? “Ho presentato un esposto. Verranno indagati per calunnia. Non c’è stata aggressione, secondo la loro versione, ed è stato solo chiesto loro di cancellare delle foto che avevano fatto a dei bambini”.

Parole che galvanizzano i presenti.

«Ci autoproclamiamo come un’aristocrazia rivoluzionaria che porterà l’Italia e poi il mondo verso una nuova luce. Dobbiamo iniziare dalle scuole, andremo a battere i pugni come nel 1922, come Codreanu», tuona Francesco Mastrobattista, coordinatore provinciale di Lotta Studentesca. Basta «aderire alla volontà di rivoluzione», di cui parla il coordinatore di FN nel centro Italia, Leonardo Cabras, lo stesso che alla trasmissione “La Zanzara” negò l’Olocausto e sostenne che nei campi di concentramento c’erano cinema e piscina. I tempi per Fiore sono maturi: «È arrivato il momento che aspettiamo da 50 anni. Il ciclo dell’antifascismo si è chiuso». Mercoledì Littoria e poi l’Italia. In quella del 2019 ormai si può.

Il file .pdfDa la Repubblica del 18 genn. 2019. Il raduno neofascista [2]