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La frana del Fieno

a cura della Redazione

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Qualche informazione in più sulla frana ci viene da amici che abbiamo contattato telefonicamente a Ponza.
Dalle foto di Rossano la localizzazione e l’estensione della frana si vedono chiaramente.
A Ponza ha piovuto tanto la settimana precedente e la frana si dev’essere prodotta durante la notte tra domenica e lunedì, venendo scoperta il lunedì mattina (05.11) dai lavoratori che si sono recati sul posto.

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È cominciata a mezza costa, dal terreno che era di Giustino Mazzella (e che ora è passato alla figlia), tenuto e curato da Liberato; ha poi interessato parte del terreno che fu di “Ninotto” Mazzella per estendersi alla proprietà di Luigi ’u nire, e venire giù…

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Giustino, Liberato, Ninotto (Silvio (Silverio) Mazzella, detto mangiacarcioffule) Luigi ’u nire… Nomi che ricorrono nelle storie che sono state raccontate del Fieno e che abbiamo registrato sul sito…

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http://www.ponzaracconta.it/2015/09/07/luigi-u-nero-raccontato-da-giuliano-massari/ [4]

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http://www.ponzaracconta.it/2014/04/28/egguddemonin-di-giuliano-massari/ [6]

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Con un po’ di retorica si può dire che è franato un pezzo di memoria del Fieno…

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Nel suo percorso poi la frana è arrivata al terreno ora di proprietà di Emanuele Vittorio (Antiche Cantine Migliaccio): come si può vedere nelle foto, poco a destra delle cantine dove adesso vinifica appunto Emanuele e che fu il regno di zi’ Aniello buonanima.

Per dare dei riferimenti ancora più precisi, la frana è partita nei dintorni della grande pianta di gelso che i frequentatori del Fieno ben conoscono – ora coricata per terra – dove c’era una piccola sorgente spontanea la cui acqua prima era avviata in un canaletto a cielo aperto, successivamente era stata incanalata in un tubo di metallo da cui si dipartono (…si dipartivano, ormai!) diverse bocche di erogazione nero in pvc nero che la facevano arrivare alle diverse proprietà disseminate lungo il percorso in basso, fino alla casa di Antonio De Luca, giù in fondo…

Speriamo che le dichiarazioni di Luciana ed Emanuele, sul proposito di ripristinare il tempo brevi le parracine crollate non trovino ostacoli burocratici e consoliamoci con la bella canzone (…i personaggi e le immagini) di Nino Picicco, del Fieno com’era…

http://www.ponzaracconta.it/2013/09/11/tra-viarelle-e-parracine/ [9]

 

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