Ambiente e Natura

Struggente novembre

di Francesco De Luca

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Come sempre struggente questo novembre. Rosicchia l’animo e fiacca la forza della vita. Quella che fa ricambiare il sorriso della piccola Sofia, intenta con le bambole a comandarne i gesti. Alza il viso, soddisfatta, e chiede intesa.

In quella gioia lieve la forza della vita. Di cui ci nutriamo, e a cui diamo il vigore per espandersi. Ed essa ingloba il mondo. Quello che l’occhio vede e quello che soltanto la mente coglie. E’ la forza che sommuove le idee, i sentimenti, le passioni.

Poi struscia il ruvido delle illusioni, cadute come le foglie secche dei credo, si ferisce e rimane dolorante perché le piaghe dei sentimenti non rimarginano, non dando loro il tempo la durata della nostra corsa vitale.

Lo sguardo si appaga della distesa del mare. Un senso di indifferenza si insinua e dilania. Estranei a se stessi. Una realtà priva del vento dall’animo. Nemmeno quello dell’amicizia, nemmeno quello dell’amore.

Questo novembre strugge per tristezza, in quest’isola, pulviscolo del mondo.

La pioggia dilava, e si sporca del lordo raccattato dovunque. Nata pura, nel suo scorrere per gradinate e sentieri si intruglia. E la vita ne segue il corso. Percorre gli anni, gli intoppi e gli entusiasmi, e si inzozza.

L’adagio scorrere di novembre, il suo esplorare le pieghe della vita ne evidenzia l’affanno.

A fianco soltanto i fuochi fatui dei trapassati. Pianti perché l’abbandono che circonda è grande. I visi che si incontrano sono evanescenti. Scalpitano per lasciare l’isola alla sua deriva. Alla sua pena. E la terra scivola a mare, così il ricordo nell’oblìo. L’usura arrugginisce il ferro, fa cigolare i cardini, chiude la mente.
Se anche il cielo non attira lo sguardo non c’è salvezza per chi calpesta questo scoglio ’ntruppecuso…

Foto di Silveria Aroma proposte dalla redazione

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