Ambiente e Natura

Appesi al filo della nostra educazione (3)

di Francesco De Luca

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Equilibrio naturale. Non è questione politica, né partitica, è questione di educazione. Dovremmo tutti soffermarci e praticare di più l’educazione ambientale.

Mi rimbrotta qualcuno: vuoi dare lezione a tutti come se gli altri fossero sprovveduti. Ribadisco: non presento lezioni né pagelle, sto soltanto rimarcando come i dati oggettivi sulla salute del nostro mare siano preoccupanti. Riporta Nino Baglìo: “intorno al faraglione del Monaco a Zannone, gli scogli sul fondo appaiono tutti bianchi. Ma non perché coperti da quella alghetta che rende perlaceo il colore del mare, bensì perché le alghe al di sopra sono morte. Semplicemente morte. E così è del tratto di costa della Scarrupata ‘i fore”.

lo scoglio del Monaco a Zannone

Sono fenomeni biologici che andrebbero studiati. E perché non fare di Ponza la base da cui parte il grido d’allarme?

Tutto il mar Tirreno è interessato a questa morìa e dunque il problema è nazionale e sovranazionale, e pertanto brillare per sensibilità è nota di merito. Sarebbe ottima la propaganda: non solo Perla del Tirreno, Ponza, ma anche sentinella.

Un’espressione che spesso mi viene e che ho usato per contraddistinguere l’attuale gestione comunale dice: stiamo tentando di lasciare ai figli l’isola migliore di come l’abbiamo ricevuta dai nostri padri.

Se però rimane un’espressione priva di contenuto reale allora è astratto idealismo. Ci si può caratterizzare in tanti modi. Con l’essere A – affaristici con molta ignoranza, B – con l’essere decisionisti arroganti, C – col perseguire il bene del paese.

Abbiamo avuto esperienza del metodo A e B, il metodo C abbisogna di onestà e perseveranza. Questo è quello che appare a me che non so dare consigli e di quelli che dò si può fare a meno.

 

[Appesi al filo della nostra educazione (3) – fine]

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