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Racconti del Porto

di Rita Bosso

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Non dite ai bambini che il Porto ha duecentocinquant’anni.
Lo guarderebbero come un vecchio monumento e ne avrebbero soggezione.
Annuserebbero la fregatura: “Prima o poi ci toccherà studiarlo.”

Non dite ai bambini che il Porto l’ha voluto un re.
Vi chiederebbero per quale motivo il re lo abbia fatto costruire e voi non sapreste rispondere.
I bambini sanno che i re erigono palazzi per validi motivi: per rinchiudervi un orco, per viverci felici e contenti, per far schiattare d’invidia un re rivale.

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Dite ai bambini che il Porto è un territorio da esplorare, i cui confini vengono spostati dalle mamme mese dopo mese, anno dopo anno: puoi arrivare fino all’orologio, poi fino alla banca, poi… poi…

Dite loro che è una grande area gioco di cui sono i padroni e dove possono scorrazzare liberamente.
Dite che la Caletta è una bagnarola in cui si impara a nuotare.
Dite che il Lanternino è un grande occhio magico che un po’ guarda e un po’ si volta dalla parte delle Forna per consentire brevi trasgressioni al buio.
Dite che il Porto è un nonno, un complice, un amico, una giostra affollata di personaggi unici, un giardino in cui si coltivano amori.
Dite che parla, che canta, che sorprende.
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Otto volenterosi hanno provato a dirlo, raccogliendo l’invito lanciato dall’Associazione Calafelci ai primi d’agosto.
Un bravissimo grafico ha realizzato il vestitino adeguato alla circostanza.
Alcuni ardimentosi hanno incoraggiato l’impresa e il volumetto Racconti del Porto è adesso in tipografia.
Tra qualche giorno sarà nelle edicole e in libreria al prezzo di 4 €.
La presentazione avverrà a Ponza sabato 15 settembre.

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Nota
Tutte le illustrazioni sono del pittore Michele Petroni detto Peperone (1940 – 2011), di Forio d’Ischia.