Attualità

Eugenio Bennato alla Caletta

di Rosanna Conte

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Ieri sera, alla Caletta, la musica di Eugenio Bennato, come sempre, ha suscitato emozioni che in un crescendo, proprio della taranta, hanno toccato le corde dei sentimenti per proiettarli verso riflessioni che quotidianamente tacciono [sul sito è già presente una canzone di Bennato: “Che il Mediterraneo sia”].
E’ stato bellissimo!

La Caletta era stracolma per questo cantautore e la sua musica che ha interpretato e interpreta il nostro Sud con spessore storico e culturale non indifferente. Ne è testimonianza l’attualità dei suoi testi, uno per tutti la Ninna nanna per il bambino sulla zattera dei migranti, di 16 anni fa.

Ma è lo sfondo delle sue canzoni, quel magma di emozioni a cui attinge immagini e parole e che sono la sua anima, a costituire la cifra di Bennato: il Mediterraneo con le sue vite e le sue culture. Il canto di Mohammed El Alaqui è il rimando naturale alla danza di Sonia Totaro e alla splendida voce di Francesca De Luca: è questa la ricchezza delle culture che s’incontrano e si riconoscono, si parlano e procedono insieme.

Le chitarre di Ezio Lambiase e Stefano “Mujura” si sono parlate come le diverse voci del Sud che si raccontano vicende che risalgono a Ninco Nanco, il brigante che deve morire per non ostacolare i nuovi conquistatori e ci hanno fatto sentire che il dolore delle nostre terre non si arrende, ma alimenta nuova forza vitale.

Lo spettacolo di ieri sera non poteva non essere coinvolgente visto che è riuscito a coniugare valori di forte spessore con una  grande capacità artistica; non dimentichiamo che Eugenio Bennato si è formato in quel ricchissimo crogiuolo che è stata la Nuova Compagnia di Canto Popolare con il maestro Roberto de Simone.

Per molti è stato un vero e proprio bagno rigenerante dello spirito e non una semplice e fugace serata di emozioni.
Grazie Eugenio!

Da You Tube. Eugenio Bennato: Ninna nanna 2002, Live al Tarantella Festival – 2009 Kaulonia (Monasterace – RC)

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