Ambiente e Natura

Il mestiere del maestro d’ascia

di Giovanni Hausmann

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Rimanendo sul tema delle imbarcazioni in legno in diverse occasioni ho notato che si parla, o si riparla, sempre più di legno. Non il legno usato per “addobbare” qualche coperta di gusci di vetroresina, ma legno per “fare” le barche.
Qualche giorno fa ho visto che a Venezia, in laguna, alcuni giovani hanno costituito una “start up” per costruire le tipiche imbarcazioni di legno dei pescatori della laguna. E questo mi ha stupito, una start up!
Ma ciò che mi ha stupito di più è che il loro mentore è un tedesco che fa questo mestiere da più di 20 anni.

Anche a Ponza si parla di legno: qualche giorno fa ho incontrato a Lucia Rosa, Claudio con la sua filuga, Zannone 1954, restaurata e di nuovo in acqua (leggi qui). Ho avuto il piacere di salire a bordo invitato dal suo proprietario e sono rimasto sorpreso di quanta passione è stata messa nel suo restauro e con quanto amore e rispetto per il padre sono stati portati avanti i lavori.
Sono sinceramente rimasto stupito! Bella la filuga, bello il restauro, bello il risultato, ovviamente senza togliere niente agli altri amici che prima di lui hanno restaurato altre filughe con altrettanta passione. Complimenti Claudio!

Insomma visto il rinnovato interesse verso il legno, scavando sul web ho trovato ed invio, per chi è interessato o già appassionato, una interessante intervista di Gabriella Mondardini Morelli al mastro d’ascia Pasquale Polese del 1986 che racconta delle sue origini di Torre del Greco, del trasferimento del bisnonno in Sardegna, prima ad Alghero e poi a Porto Torres, dei suoi contatti con i ponzesi ed entrando nel dettaglio, delle tecniche di costruzione di uno scafo in legno, delle essenze usate e della loro progettazione.
Buona lettura

File pdfInterviste al maestro d’ascia Pasquale Polese

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