Ambiente e Natura

Epicrisi 184. Silenzio del sogno, parole e immagini del mare

di Luisa Guarino

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Bisogna avere proprio un’anima di poeta come Francesco De Luca per definire Ponza il silenzio del sogno e bisogna anche avere la fortuna di osservare, dall’alto e a debita distanza, la vita serale nell’isola.


Il suo è tra gli ultimi scritti di ieri: e mi piace partire proprio dalla fine, “spettinando” un po’ i contributi arrivati in settimana sul sito.

Non ha niente a che fare con la poesia, tutt’altro: perché è cronaca rude e cruda e ci arriva dalla rassegna stampa di ieri, il crollo che ancora una volta ha interessato la parete di Chiaia di Luna, bella e impossibile, emblema di un ecosistema incantevole e fragilissimo, come accade in tante isole del mondo. I giornali come sempre hanno enfatizzato la notizia, anche con parecchie inesattezze. Fatto sta però che il crollo c’è stato, anche se nella parte più farinosa e incoerente della falesia: si sa che né imbarcazioni né bagnanti dovrebbero accostarsi alla battigia, tantomeno inoltrarsi sull’arenile. Ci auguriamo soltanto che l’immagine dell’isola e il ruolo degli amministratori non debbano essere penalizzati da questo episodio, che per fortuna non ha comportato danni alle persone.

Ma c’è un altro scritto molto importante e di tutt’altro genere, uscito sul sito proprio ieri. “Ho scritto del dittatore italiano perché credo che stiamo affrontando un assalto alle nostre istituzioni democratiche simili alle condizioni che portarono all’ascesa al potere di Mussolini”. Basta questa breve premessa di Emilio Iodice al suo più recente saggio per attirare la nostra attenzione e avviarci a una riflessione profonda e realistica su un contesto socio-politico forse non valutato e analizzato abbastanza.

“Il Giornale della Leadership basata sui valori – precisa Iodice – ha appena pubblicato quest’articolo che ho preparato su Benito Mussolini, che comparirà anche nella seconda edizione del mio libro ‘Quando il coraggio è stato l’essenza della leadership, lezioni della Storia’“. Il saggio è molto bello, interessante e completo, corredato da note, documenti e foto. Chi ha una buona padronanza dell’inglese potrà apprezzarlo sul sito in prima battuta.

Con un grande tuffo all’indietro, vado a considerare invece quanto ha scritto a inizio settimana Pasquale Scarpati nel suo Ieri e oggi. A margine dei commenti sulla festa di San Silverio: un’analisi equilibrata e garbata che forse neanche mi aspettavo da lui, che di solito tende a privilegiare il passato rispetto al presenta, tra ricordo e nostalgia. Bravo Pasquale! Si vede che da lontano le cose si riescono a vedere meglio.

La scomparsa del prof. Franco Mandelli, ematologo di fama internazionale e straordinario punto di riferimento per l’umanizzazione della medicina, viene ricordata, a metà strada tra familiarità e professionalità, da Silverio; e consente una sorta di confronto a distanza di tempo e di luogo tra lui e un altro medico amico che collabora con Ponzaracconta, Rinaldo Fiore. Di riflesso, ricordo anche io quegli anni “ruggenti” di studio e di formazione all’università di Roma, quando nella nostra famiglia Via Lancisi era la strada più celebre della Capitale.

Mi piace molto, e di questo ringrazio per la preziosa segnalazione Biagio Vitiello, l’avvicinamento al giornale on line “La Tofa” di Torre del Greco (leggi qui e qui), grazie al quale possiamo arricchire la conoscenza del rapporto e dell’apporto di quella popolazione con Ponza, dove una parte di essa si è stanziata nella seconda metà del ‘700 nella frazione più a nord di Le Forna.


Il tema dei migranti torna ancora una volta con Parole per l’Africa segnalato da Sandro Russo, e con L’ammiraglio: ‘Prestare aiuto a chiunque rischi di perdere la vita in mare‘” che Sandro Vitiello propone dal quotidiano L’Avvenire di un paio di giorni fa. E’ la testimonianza del Comandante della Guardia Costiera Italiana Giovanni Pettorino, il quale a sua volta cita un episodio accaduto durante la seconda Guerra Mondiale, che ha avuto per protagonista il comandante siciliano Salvatore Todaro: poche frasi che rimangono scolpite nella memoria.

La vita “spicciola” nell’isola, con certe scritte a dir poco imbarazzanti comparse sulla banchina, meritano tutto il giustificatissimo disappunto di Sang’ ‘i Retunne in Asino chi legge, mentre i programmi di intrattenimento e cultura dell’Estate ponzese 2018 vengono snocciolati con ordine e relativi costi da Rita Bosso: della serie “più trasparente di così!”


Le serate nel frattempo si sono già animate, tant’è che registriamo due eventi sul palco della Caletta, a cura del Centro studi e documentazione Isole Ponziane presieduto da Rosanna Conte: venerdì sera la presentazione del libro di Nicola Lamonica “Diritti negati”; e stasera l’incontro con il prof. Adriano Madonna, biologo marino, dal titolo Altri mari. Isole Galàpagos, oltre i confini del mondo.

Ed è proprio con Madonna, questa settimana uno e trino sulle pagine del sito, che vorrei concludere il mio volo sugli scritti degli ultimi giorni. Registriamo dapprima un suo intervento su Radio Luna, in un appuntamento settimanale del lunedì, intervistato da Roberta Sottoriva, alla scoperta delle creature del nostro mare. Questa volta il nostro “biologo marino preferito” ha parlato di Cavallucci e stelle marine da Gaeta a Ponza, con un unico leit motiv: guardare ma non toccare!

A distanza di qualche giorno ritroviamo Adriano Madonna a spiegarci come può accadere che in piena estate 2018 possiamo ritrovarci con gli squali sotto casa. Ringraziamo Sandro Russo per aver proposto la versione integrale dello scritto, rispetto a quella ridotta pubblicata sul quotidiano Latina Oggi. Del terzo evento abbiamo già accennato.
Si svolgerà stasera a Ponza… e beato chi ci sarà.

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