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Ischia, Pianificazione Territoriale oggi più di ieri indispensabile

nota inviata da Giuseppe Mazzella di Rurillo 

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“La Pianificazione Territoriale oggi è indispensabile per l’isola d’Ischia che, oltre ad essere una particolarità geologica unica al mondo tanto amata da Alfred Rittmann, è un sistema economico ad “alto sviluppo” con oltre 40mila posti letto e circa 9500 lavoratori stagionali ma con una consistenza edilizia di circa 100mila vani.
Il terremoto di Casamicciola (l’area più colpita dell’isola) del 21 agosto 2017 – il tredicesimo in otto secoli dopo un silenzio sismico di 134 anni – ha riproposto drammaticamente non solo la pianificazione territoriale ma anche la programmazione economica e, buon ultimo, un controllo scientifico del territorio auspicato fin dal 1944 dal prof. Cristofaro Mennella.
Il prof. Mennella  chiedeva, proprio con l’ istituzione del Centro Studi sull’isola d’Ischia, la riapertura dell’Osservatorio Geofisico sulla Gran Sentinella di Casamicciola aperto nel 1895, dopo il terribile sisma del 1883 e chiuso nel 1923, abbandonato dallo Stato nella sua continuità istituzionale di Regno, Era Fascista e Repubblicana per oltre 80 anni, nonostante dichiarazioni ed appelli della Comunità Scientifica locale e nazionale.
E’ una storia paradossale che meriterebbe una elementare considerazione da parte della stampa nazionale e dell’opinione pubblica europea al tempo della globalizzazione.”

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Lo ha detto il giornalista Giuseppe Mazzella, già presidente del Centro Studi sull’isola d’Ischia dal 1999 al 2008, la cui azione civile per il recupero dell’Osservatorio di Casamicciola è contenuta nel IV Volume degli atti del Centro Studi (1999-2010), introducendo alla Biblioteca Antoniana di Ischia la conferenza del dottor Francesco Saverio Italiano su “Terremoti diretti ed indotti” svoltasi venerdì 29 giugno 2018.

“Il terremoto di Casamicciola ha colpito circa mille edifici causando due morti, 25 feriti ed un danno diretto ed indiretto stimabile in diversi milioni di euro ma fino ad ora non c’è stato nessun provvedimento della Repubblica per la demolizione e la ricostruzione di Casamicciola Alta, Lacco Ameno Alta e periferia di Forio sulla Borbonica, e non c’è stato un Piano Urbanistico come invece fu fatto nel 1884 dal Ministro dei Lavori Pubblici Francesco Genala con un forte accentramento da parte del Regno d’Italia e del suo Governo sulla emergenza e sulla Ricostruzione. Fu una Ricostruzione “incompiuta” ma il Governo del Re dimostrò efficienza per evidenza storica” ha aggiunto Mazzella.

“Bisogna insistere per avviare la Pianificazione Territoriale nell’isola d’Ischia, considerarla inscindibile dalla Programmazione Economica e finalmente avviare – come auspicato dal prof. Giuseppe Luongo – un centro internazionale di ricerche scientifiche sulla particolarità della “sismicità vulcanica” dell’isola d’Ischia.

Continuiamo la battaglia come da 74 anni nel solco dei nostri Grandi Precursori ” ha concluso Mazzella.

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Il Continente – agenzia di stampa – autorizzata la diffusione senza la citazione della fonte.

Ischia, 2 luglio 2018 (il Continente)