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Prendete una chitarra e con rabbia spaccatela contro una roccia

di Rinaldo Fiore
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Di questi tempi si usa spesso la parola cambiamento, come se bastasse spostare una persona da un posto ad un altro per realizzarlo; certamente può essere l’inizio ma perché avvenga ci vuole tempo.
Il BMS, Manco del Mutuo Soccorso ha impiegato 50 anni per portare il cambiamento nella musica e nella società italiana: la libera espressione nella musica e nelle parole del BMS sono il risultato dell’arte di Vittorio Nocenzi, Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, assieme a tati giovani altri musicisti che compongono lo stesso BMS.
Francesco e Rodolfo non ci sono più perché la vita non distingue tra buoni e cattivi ed allora è nato il Banco 02 che ha aggiunto, alla infaticabile determinazione di Vittorio Nocenzi, quella giovanile di Filippo Marcheggiani che da 25 anni è il pupillo di Vittorio prima ancora che di Francesco e di Rodolfo.
Per comprendere quello che penso e scrivo bisogna vedere Vittorio Nocenzi alla tastiera: la magia della sua musica nasce da quelle mani che son tutt’uno con l’anima e con lo strumento musicale.
Tempo fa un serio malore lo costrinse all’inerzia ma bastò mettere le mani sulla tastiera per riprendere il percorso interrotto.

Che musica amici, che musica!
Prendete una chitarra e con rabbia spaccatela contro una roccia! Ecco, la musica del Banco era proprio indirizzata a spezzare il linguaggio musicale e sociale della cultura degli ultimi 50 anni realizzando quel cambiamento di cui troppi si riempiono la bocca senza neanche sapere cos’è.
Non sono pochi gli artisti che muovono le emozioni e i sentimenti dell’animo umano che sono alla base di ogni cambiamento, di ogni bellezza ma non sono sufficienti per tirare il carretto dell’ignoranza e dell’incultura verso l’eden di una società libera, democratica e giusta; BMS, Alda Merini, A. Lowen, C. Bukowski, Pollock, Rosenberg hanno indicato la strada ed ora spetta a noi e ai nostri figli percorrerla senza avere paura e abbattendo il muro dell’ignoranza e delle proprie ancestrali paure.

Ieri sera fino quasi all’una di notte sono stato a due metri dal palco del BMS ed ho ritmato tutte le canzoni del Banco come un ragazzino di vent’anni assieme a tutte le altre persone a dimostrazione che quando la motivazione è giusta siamo tutti uniti.

Evviva la musica, evviva l’arte!
I bambini e i folli uniti alla musica ci salveranno…

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Riproponiamo qui da Youtube un brano “storico” del Banco del Mutuo Soccorso750.000 anni fa, l’ amore? (un brano da brividi!). Dall’album: Darwin! (1972)

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Nota della Redazione (dal sito https://www.killjoy.it/ [4] del 26/05/2018)
Dopo oltre 45 anni di attività, il Banco del Mutuo Soccorso riparte con una nuova stagione di concerti per ripercorrere e celebrare le tappe fondamentali della sua straordinaria carriera discografica. L’8 giugno 2018 il ritorno in concerto a Roma dopo due anni di assenza dai palchi della Capitale.

In attesa del nuovo progetto discografico, ormai alle porte, il concerto del Banco del Mutuo Soccorso di venerdì 8 giugno al Kill Joy di Roma (Via Appia Nuova 1228, adiacenze ippodromo delle Capannelle – NdR) oltre a un grande momento di aggregazione per tutti i fan e gli appassionati, sarà l’occasione per apprezzare da vicino la nuova line up della storica band, che ruota intorno alla figura di Vittorio Nocenzi, fondatore, compositore e leader del gruppo fin dall’esordio discografico con l’omonimo Lp nel 1972. In scaletta troveranno spazio brani come Metamorfosi, Canto nomade per un prigioniero politico, R.I.P., Moby Dick, 750.000 anni fa… l’amore?, Non mi rompete e tanti altri.
Come sottolineano gli organizzatori: “Assistere a un concerto del Banco in un live club significa regalarsi un’esperienza indimenticabile: la data dell’8 giugno è un atto d’amore per la musica di questo gruppo straordinario e al tempo stesso un regalo che vogliamo farci e che vogliamo fare a tutti voi per suggellare una stagione al KILL JOY ricca di soddisfazioni, destinata a proseguire per tutta l’estate nel nuovo spazio live all’esterno del locale”.
A chi gli chiede se teme il confronto tra il Banco che era e il Banco di oggi, Nocenzi risponde così: “No, davvero no, è una lunga storia che continua, non ci sono confronti da fare, è una strada che è stata percorsa e ci ha portato fino a qui”.

Line up
VITTORIO NOCENZI : tastiere e voce
MARCO CAPOZI (ex Balletto di Bronzo) : basso
TONY D’ALESSIO : voce
NICOLA DI GIA’ : chitarra
FILIPPO MARCHEGGIANI : chitarra
FABIO MORESCO (ex Metamorfosi) : batteria