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Anche le isole Ponziane ne “L’Italia intatta”, di Mario Tozzi

segnalato da Silverio Lamonica

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Da il Messaggero, del 17 maggio 2018, un articolo di Stefano Ardito

Il martello da geologo c’è ancora. Lo strumento che ha accompagnato le prime apparizioni televisive di Mario Tozzi figura in una foto de L’Italia intatta, il nuovo libro del ricercatore e conduttore televisivo romano.
Compare, il martello di Tozzi, in un luogo poco noto come le Gole del Bottaccione, a pochi chilometri da Gubbio, in Umbria. Una forra dove uno strato di iridio, un minerale di origine probabilmente extraterrestre, racconta dell’impatto avvenuto 65 milioni di anni fa che ha causato l’estinzione dei dinosauri.
Non tutte le rocce che compaiono nel libro, dal gesso della Romagna al calcare della Majella e delle Murge, dal granito delle Alpi fino alla lava delle Isole Ponziane ed Eolie, hanno alle spalle meteoriti o estinzioni di massa.
La loro varietà e la loro abbondanza, però, testimonia due cose.
Che l’Italia, prima che di fauna, di flora e di storia, è ancora un paese di pietra.
E che il Mario Tozzi di oggi, geografo, ambientalista e scrittore, direttore del Parco dell’Appia Antica e consigliere scientifico del Wwf, ha le sue radici nel geologo che impazzava con il martello sulle coste e sulle montagne del mondo nei documentari di Geo&Geo e di Gaia.

L’abbandono
«Non posso nascondere la mia storia. Sono un geologo, ad appassionarmi è la storia della Terra», sorride Mario Tozzi. «La mia curiosità, la mia scoperta dell’Italia parte da lì, dalla pietra. Ma poi mi ha condotto in luoghi molto diversi tra loro». Tozzi, ne L’Italia intatta compie e racconta 38 itinerari nei luoghi più integri e più autentici d’Italia. Sulle Alpi si tiene lontano dai luoghi del turismo di massa e dello sci, e si concentra su zone più remote come la Val Maira in Piemonte, o la catena dei Lagorai in Trentino. In Abruzzo, tra la Majella e la Marsica, si spinge in aree più battute, ma sempre con un occhio alla wilderness, alla natura selvaggia. «L’Italia, che può sembrare piccola, in realtà è enorme. Percorrerla tutta è impossibile. I miei itinerari vogliono far capire quanto sia varia e interessante – prosegue Tozzi – La vera wilderness, mai toccata dall’uomo, da noi è rara. Ma tante zone sono ridiventate selvagge a causa dell’abbandono».
Non è facile scovare dei luoghi selvaggi, o almeno intatti come suggerisce il titolo, sulle coste del Belpaese. «È vero, ma qualcuno ne ho trovato – spiega l’autore – La mia passione di geologo mi ha portato a inserire nel libro le Isole Ponziane, con le loro rocce vulcaniche. Sono da sempre affascinato dal litorale della Maremma, da Populonia al Lago di Burano, nei pressi di Capalbio, dove mezzo secolo fa è nata la prima Oasi italiana del Wwf. Amo le dune di Piscinas, sulla costa occidentale della Sardegna. E adoro Montecristo, dove s’incontrano la natura, la storia e la suggestione letteraria».

Gli animali
La roccia, tanto amata da Tozzi, è solo una parte del fascino dei monumenti sotterranei di Napoli e di Roma, che pian piano vengono aperti alle visite.
La pietra chiara dei palazzi nobiliari e delle chiese rende affascinanti Noto, Modica, Ragusa e Scicli, in Sicilia, oggi affollate da fan del commissario Montalbano.
Sono i faggi e gli abeti, curati da mille anni dai monaci, a rendere straordinarie le Foreste Casentinesi, tra la Toscana e la Romagna. Qui, in un parco nazionale di grande suggestione, cervi e lupi vivono intorno all’eremo di Camaldoli e al monastero della Verna, dove ha sostato a lungo San Francesco.
La pietra ricompare a Matera, un altro luogo straordinario d’Italia. Una città che mezzo secolo fa era simbolo di degrado, e oggi è una meta turistica famosa. «Passeggiando lungo le scalinate dei Sassi o in centri vicini e meno affollati come Gravina di Puglia, si scopre che qui, più o meno un secolo fa, la storia si è fermata. Oggi arrivano i turisti, che sono una minaccia e una risorsa al tempo stesso».
A emozionare il geologo, però, è un’altra cosa. «Oggi si parla tanto delle smart city, le città intelligenti. Si pensa a centri ultramoderni, completamente cablati. Io invece penso proprio a Matera e alle città vicine. Luoghi dove l’uomo ha vissuto per millenni in uno straordinario equilibrio con il territorio circostante. Le vere smart city sono quelle della storia e del paesaggio italiano».

[Di Stefano Ardito su il Messaggero del 17 maggio 2018]

Scheda del libro

Titolo e Autore: L’Italia Intatta, di Mario Tozzi
Editore: Mondadori; collana Orizzonti
Data di Pubblicazione: maggio 2018
ISBN: 8804688149
430 pagine in formato rilegato
Prezzo: 19,50 €

 

Appendice del 21.05.2018

Da ‘Le lettere a Corrado Augias’ in ‘la Repubblica’ del 19 maggio [1]