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Via Varanisi a Le Forna. Varanisi, chi era costui?

di Sandro Vitiello ‘i Sacc

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Ponza da tanto tempo non affrontava il problema dei nomi delle strade dell’isola.
Il prefetto di Latina aveva sollecitato le precedenti amministrazioni ma il messaggio non aveva trovato risposta.
Il sindaco Franco Ferraiuolo ha dato incarico a Gennaro Di Fazio e questi, insieme a Franco de Luca, Enzo Di Giovanni e al sottoscritto, ha affrontato la questione.
Nei prossimi giorni il tutto sarà completato.
A fine febbraio abbiamo ragionato della parte relativa a Le Forna.
Grande discussione sui criteri da adottare per definire tante strade censite come “laterale di…” oppure “vicinale a…” .
Abbiamo scelto per quella parte dell’isola di rispettare una regola molto semplice: la memoria storica.
Gran parte dei nuclei abitati una volta erano definiti con il nome della prima famiglia che vi era arrivata o con il nome di una persona che in quella zona era riferimento per la comunità.

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Discussione interminabile con animi che si scaldavano oltremisura nel ristorante “da Angelino” a Le Forna quando si è arrivati a quella parte del lavoro.
…E per fortuna abbiamo escluso alcune definizioni un pochino forti per certe zone.
Sta di fatto che ad un certo punto è saltato fuori il nome – preesistente, non proposto da noi – di via Varanisi.
E’ la strada che dalla piazzetta della Piana – che prenderà il nome di “Piazza del Popolo”- sale verso il lato sinistro dello Schiavone.
Per capirci era la strada che passava davanti all’abitazione di Gioacchino Botto, consigliere comunale negli anni settanta.
Tra i presenti all’incontro c’erano persone anziane di quella zona ma nessuno aveva idea del significato di quel nome.
Chi era questo Varanisi? Cosa aveva fatto per meritarsi il nome di una strada ponzese? Era stato il padrone di terre in quella zona?
Niente. Nessuno sapeva niente.

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L’idea di cambiare il nome di quella via è stata accantonata, ma il dubbio è rimasto.
Via Varanisi sarebbe rimasto uno dei tanti misteri ponzesi se non avessi fatto un viaggio in nave qualche giorno fa con Isidoro, il dottore.
Secondo lui ci sono buone ragioni per pensare ad una storpiatura del nome.
Quella zona di Le Forna era abitata all’inizio della colonizzazione della parte nord dell’isola da una famiglia ischitana con cognome Di Meglio.
La madre di mio padre aveva quel cognome ed abitava da quelle parti.
I Di Meglio arrivavano tutti da Barano d’Ischia. Erano Baranisi.
Da Baranisi a Varanisi il passo è breve. E’ un ragionamento che ci sta.
Già pensavamo di istituire qualche data a ricordare l’eroico sacrificio di Varanisi.
Forse avremmo messo anche una targa per far sapere che il nostro eroe era forte nei nostri ricordi.
Ci saremmo fatti forti di qualche parentela con questa figura quasi mitologica.
Invece via Varanisi si chiama così perché noi eravamo Baranisi.
E forse va bene così.

“Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi ” – Bertolt Brecht

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Aggiornamento del 20 aprile.
File allegati al commento di Biagio Vitiello (cfr.)

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