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Il fabbricatore di fake news è sempre dietro l’angolo

di Franco Ferraiuolo – sindaco di Ponza
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Pubblichiamo uno scritto del sindaco di Ponza che ci onora di utilizzare il sito per esprimere le sue opinioni; non così la controparte, che preferisce un pubblico pro domo sua. Vedremo nei prossimi giorni di recuperare dalla stampa on-line l’intera vicenda.
La Redazione

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Vigorelli in un suo post su Facebook afferma che in Consiglio mi sarei opposto alla riduzione delle tariffe della TARI a fronte di un suo emendamento con il quale proponeva di utilizzare la somma di 200.000 Euro, presa a tal fine dal contributo di sbarco. [2]
Egli motiva il suo emendamento facendo presente che la legge sul contributo di sbarco nella sua recente riformulazione prevede che il gettito dello stesso, tra le altre finalità, è destinato anche a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti.

Questo che lui dice è esattissimo; da ciò, però, devo dedurre che Vigorelli non comprenda l’italiano dal momento che la legge citata parla di finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e non già di utilizzare il contributo in parola per abbassare le tariffe della TARI (cosa che la legge non può prevedere), il che rende inammissibile di per sé l’accoglimento dell’emendamento.

Ma Vigorelli è un giornalista e l’italiano lo comprende bene, solo che l’utilizza per fabbricare fake news; insomma, con un tentativo maldestro, ha cercato di contrabbandare una cosa per un’altra.
Ha confezionato il suo improponibile emendamento per cercare di intorbidire le acque e crearsi oggi agli occhi dei buontemponi una sorta di merito (fasullo), quando è ben noto che ai suoi tempi i circa 200.000 Euro, in una sola stagione estiva, si è divertito a spenderli in maniera preponderante e frivola per una smodata Ponza Estate, gli ulivi, i cessi chimici, le gondole, ecc.; dimenticando di averci lasciato un bilancio in disavanzo di amministrazione, su cui pende inoltre la minaccia relativa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio già maturati o di imminente maturazione.

Ed un’operazione di tal genere, qualora fosse stata possibile, avrebbe contribuito a far aumentare il disavanzo con la conseguenza di avere meno capacità per accedere ai mutui, cosa quest’ultima che abbiamo necessità di mantenere al massimo possibile; ad esempio, se la Regione non ci dovesse aiutare, dovremmo ricorrere alle nostre risorse per risolvere il problema di cala Fonte, mediante l’accensione di un mutuo.
Stranamente, l’opposizione lo ha fatto divenire virtuoso ed ora chiede a noi, impropriamente, di impiegare una parte del contributo di sbarco per abbassare le tariffe della N.U.

Naturalmente, è solo demagogia per avere consenso; in verità, la sua proposta era anche un tranello teso alla maggioranza per destabilizzare il bilancio di previsione e, quindi, far cadere l’amministrazione (ecco come l’opposizione ha a cuore gli interessi dell’isola; a loro di Ponza nun gliene po’ frega’ de meno – come dicono a Roma -, a loro interessa solo farci cadere).
Nei tempi previsti, con precedenti delibere di giunta abbiamo approvato e pubblicato sia lo schema di bilancio di previsione 2018/2020, sia la proposta di adozione delle tariffe relative alla tassa sui rifiuti – TARI – per l’anno 2018, quest’ultima che abbiamo poi approvato definitivamente in consiglio il giorno 30 marzo non essendoci pervenute osservazioni.

La minoranza ha avuto tutto il tempo per farci delle proposte prima della seduta del Consiglio, e la maggioranza avrebbe avuto il tempo necessario per approfondirle onde accoglierle o meno.
Loro, invece, deliberatamente, la proposta ce l’hanno presentata direttamente in Consiglio ben sapendo che, anche se essa fosse stata procedibile (ma non lo era, come abbiamo visto), a cose definite non potevamo comunque approvarla pena la destabilizzazione del bilancio.

Si tenga presente che un emendamento prima di essere posto in votazione deve avere il parere favorevole di regolarità tecnica del responsabile del servizio nonché, nel caso specifico, del revisore dei conti.

Loro sapevano che non c’era possibilità di avere quei pareri seduta stante, sia perché la dott.ssa Marra, responsabile del servizio finanziario, avrebbe avuto bisogno del tempo necessario per approfondire la questione posta, sia perché, cosa dirimente, il revisore dei conti era assente.

Altresì, il rinvio, maliziosamente richiesto, ci avrebbe fatto superare il termine (31 marzo) entro il quale si dovevano tassativamente approvare le tariffe, con la conseguenza di creare un vulnus.

Quindi, erano in mala fede al vero scopo di creare destabilizzazione e rendere problematica l’approvazione del bilancio.
Altro che diminuire le tariffe TARI che oggi, demagogicamente, Vigorelli invece tenta di accreditare.

Quanto all’aumento (in generale minimo), esso è dovuto al fatto che il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2018 è stato fatto in perfetta aderenza al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, determinando una situazione, per l’anno 2018, più coerente e reale, correggendo così alcune anomalie contenute in quello del 2017.

In pratica l’aumento – dovuto ad alcuni costi in più dovuti al fatto che ancora non si fa la raccolta differenziata in quanto l’isola ecologica in località Pagliaro, da anni, è ancora sotto sequestro giudiziario (si prevede il dissequestro per l’estate) nonché al fondo crediti di dubbia esigibilità – varia da euro 7,91 annui su una superficie media di 73 mq ed un occupante a euro 17,02 annui su una superficie media di 76 mq e 5 occupanti, il tutto secondo un andamento armonico a scalare con aumenti via via minori (sempre sulle superfici medie) all’aumentare del numero dei componenti; secondo tale criterio una utenza domestica con 6 o più componenti appartenenti al nucleo familiare su una superficie media di 93 mq ha una diminuzione di euro 46,47.
Per le utenze non domestiche l’aumento si aggira mediamente sul 3,3%.

Tanto dovevo per un chiarimento alla pubblica opinione che non merita di essere presa in giro.
Con buona pace di Vigorelli che non si rassegna e le tenta tutte, ma azzecca solo figuracce.

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