Ambrosino Vincenzo

Il dopo elezioni a Ponza

di Vincenzo Ambrosino

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Gennaro, ringraziando gli elettori, alla fine scrive: La politica è, nel bene e nel male, l’essenza di una società; se non ci interessiamo noi, ci sarà sicuramente qualcun altro che deciderà per i nostri destini sociali ed economici.” – [leggi qui].

A mio avviso, caro Gennaro, in quest’isola tu  hai preso i voti che potevi prendere, non penso che ti aspettassi di prendere i voti della lista “La casa dei Ponzesi”, una lista che ha aggregato individui, comitati e associazioni.
Il collante, di quella lista è stata l’opposizione a Vigorelli, non certo una visione politica unitaria; un po’ come successe nel 1975 con Alleanza Democratica contro Sandolo. Anzi quella del ’75 era una coalizione di Partiti (per cui aveva una base teorica superiore); questa del 2017 è stata e rimane una lista di persone.

Scomparso Sandolo nel 1980 i partiti che composero Alleanza Democratica si divisero; oggi  “La Casa dei Ponzesi” – è ancora il primo anno ma emblematico – non riesce a far convogliare i suoi voti su una candidatura che doveva rappresentare uno SCOPO.

Qual è la morale che si può trarre da questa associazione storica 1980- 2018: “solo la paura di perdere qualcosa di personale può unire i ponzesi. Finita questa paura si ritorna a coltivare il proprio orticello”.

Se partiamo da questo assunto probabilmente cominciamo a capire la nostra isola per cui se ci muoviamo con razionalità politica possiamo tentare di prospettare qualcosa che vada oltre.

E infatti i saggi sanno che nella vita ogni esperienza anche negativa se valutata bene può insegnare moltissimo per esempio può far capire:

  • Che i ponzesi agiscono per interesse.
  • Che comunque l’amministrazione rimane isolata.
  • Che bisogna fare qualcosa per rafforzare l’azione amministrativa e dare uno scopo ai cittadini nel  trovare valori comuni.

Ecco, caro Gennaro, l’importanza del Progetto Politico.
“La Casa dei Ponzesi” ha il suo Progetto Politico?
Penso di sì.

Il Sindaco Ferraiuolo ha distribuito delle deleghe dalla cultura, all’istruzione, alla valorizzazione dei siti archeologici, dal demanio, alla portualità; dai lavori pubblici all’arredo urbano, dalla sanità all’assistenza sociale, dall’ambiente, al Pai, al turismo, al commercio, dai trasporti marittima alla viabilità interna, ecc.
Si spera che ogni delegato conosca il Progetto generale dell’Amministrazione per cui nel suo campo conosca gli obiettivi da raggiungere.
Si spera che ogni delegato dopo aver assunto l’incarico si sia responsabilmente attivato per formarsi delle idee, e quindi una azione politica e amministrativa per attuarlo.
Bene, il Sindaco organizzi un convegno in cui tutti i delegati  presentino le proprie idee per un governo possibile.

Gennaro, questo è il modo di far politica, questo è il modo di elevare la politica al ruolo che le spetta nella società che si vuole e si deve governare.

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