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A quindici giorni dal voto

di Francesco De Luca [1]

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Senza alcuna pretesa di convincere, così per intrattenerci fra di noi, propongo queste riflessioni.

E’ chiaro che per noi Ponzesi si impone una distinzione fra la scelta dei rappresentanti al Parlamento nazionale e quella per la Regione Lazio.

Del voto parlamentare qualcosa ho già detto. Del voto regionale una considerazione dobbiamo farla perché si è messo in gioco, come Consigliere nella Lista Civica Zingaretti, il nostro dottore Gennaro Di Fazio.

Ora, le perplessità sulla precedente presidenza Zingaretti rimangono vive. Ponza non ha avuto nessuna apparente provvidenza favorevole, mentre sono state palesi le magagne: Acqualatina, la cessione dissennata della Laziomar, la chiusura mentale ai divieti imposti dal PAI alle isole. Insomma l’arcipelago avrebbe dovuto rappresentare per la Regione Lazio una ‘collana di perle’ e invece è stato trattato come cianfrusaglia da magazzino.

Però in questa occasione ci potrebbe essere una voce isolana diretta, un rappresentante ponzese doc nella persona di Gennaro Di Fazio. E su di lui dobbiamo scaricare tutto il nostro consenso affinché diventi un impegno al quale, da Consigliere, non potrà sottrarsi.

Ho scritto volutamente scaricare il nostro consenso. Che deve essere totale. Tale che poi non lo potrà dimenticare o relegarlo in una funzione di ripiego.

Più sarà esteso il nostro voto più sarà gravoso il suo incarico. Se per noi non c’è scelta non ci dovrà essere nemmeno per lui.

Questo è un parlare franco, e lo possiamo fare perché è conosciuta l’irruenza di Gennaro, il suo entusiasmo senza remore, la sua generosità.

Regaliamogli la bicicletta e poi… dovrà pedalare.