di Francesco De Luca
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Qualche desiderio è umano augurarselo. Senza avere sfere magiche e senza ambizioni astrologiche. I desideri (da sidera – stelle) traggono origine e realtà dagli astri, come ben avevano inteso gli antichi. Per cui si nuota nella aleatorietà.
Perché non farlo, se soddisfa l’animo? E poi… la realtà presente è figlia di quella passata. Quella che si dovrà compiere ha il cordone ombelicale nella attuale. E dunque?
Dunque quella attuale si svolge con evidente, tangibile maggiore serenità di quella passata. C’era una cappa di estraneità che aveva intasato gli stomaci di tutti gli isolani. Il clima interno del paese è decisamente più sereno. Me ne dà conferma zi’ ’Ntunino facendo il paragone con l’albero di limone. Ricordate? Ve ne parlai tempo addietro. Ha detto testualmente: “Il limone porta quest’anno frutti piccoli, al di sotto della media, ma l’albero è più rigoglioso, le piccole foglie si sono moltiplicate e sarà più ricco di futuri frutti”.
Mi ha parlato in verità anche dell’albero della libertà. Anche lui è di vostra conoscenza! Ebbene, mi ha detto… mi trattengo dal riferire perché non voglio cadere nella retorica.
Quanto è accaduto lo scorso anno, e che proseguirà a dipanarsi in questo anno iniziato, è certamente qualcosa che ha portato tranquillità al paese. È un valore che non può essere monetizzato. E anche questo deve farci riflettere.
La vita sociale prima di valere in termini economici e di realizzazioni concrete, possiede un valore etico, di sostanza, di buona creanza (come diciamo noi ).
Questo clima può incrementare frutti (economici, culturali, di dignità sociale). Questo… non l’altro.
È un desiderio? No. Questa è la realtà quotidiana! L’altra era un’accozzaglia di bugie (porto turistico! 1000 boe! Acqua pubblica meno cara!). Espressione veritiera di una cricca. Ovvero di un gruppo di persone associatesi per tramare a proprio vantaggio, a danno altrui.
Immagine di copertina: “De sidera”, foto di Gaspare Silverii