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I rapporti tra Proloco e Comune. La parola a Tommaso Andreozzi

di Tommaso Andreozzi

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Tommaso Andreozzi, tesoriere della Proloco, invia un lungo commento alla lettera [1] del vicesindaco Eva La Torraca.
Lo pubblichiamo come articolo, come abbiamo fatto per gli altri contributi al tema. 

Gentile Vicesindaco, cara Eva,
mi permetto di darti del tu per la differenza anagrafica che ci divide, non certo per mancanza di rispetto per la tua carica istituzionale.
Ho pregato Emilio di astenersi dal rispondere al tuo scritto, conoscendone il carattere e conscio che l’irruenza della vostra gioventù  a volte fa asserire cose che, valutate a mente serena, lasciano l’amaro in bocca.
Ti scrivo in quanto decano, per permanenza nel Consiglio di Amministrazione, della nostra Associazione che opera sull’isola, tra alti e bassi, da oltre 40 anni. Personalmente sono circa 20 anni che ne faccio parte e penso di aver dato il mio modesto contributo a migliorarne i servizi offerti e l’immagine generale.
In una piccola comunità come la nostra, dove l’associazionismo non ha il coinvolgimento popolare auspicabile, abbiamo sempre cercato di coinvolgere nuove energie per rendere più dinamico il nostro operato. Gli scopi sociali si articolano su periodi di non breve durata e i frutti del lavoro svolto si vedono a distanza di tempo, per intenderci non è uno spettacolo teatrale che vedi subito se ha avuto successo o no, forse perciò non appare attraente da parte di molti giovani. Giovani come te e i tuoi colleghi che siete stati scelti per il difficile compito di amministrarci, a cui avrebbe fatto certamente comodo un’esperienza del genere. Fortunatamente da qualche anno abbiamo un Consiglio di amministrazione composto per i 3/5 da ragazzi volenterosi e capaci, per non parlare del Presidente che si dà anima e corpo, anche se a volte alzando i toni.
Posso eccepire sui modi usati ma non sulla sostanza delle sue argomentazioni che, molto spesso, rispecchiano quanto deciso in Consiglio di Amministrazione.
Tu affermi che la nostra associazione sia uno strumento politico dell’opposizione, immagino, confondendo le critiche su un modo di fare, alla faziosità politica che non ci appartiene. La nostra associazione ha sempre collaborato con le amministrazioni che si sono succedute per perseguire il bene dell’isola, non risparmiando critiche quando in disaccordo, non ultima la vicenda Laziomar/Vigorelli.
La nostra Associazione è rispettosa dei ruoli istituzionali, ma siamo anche convinti che la qualità di un buon amministratore si valuti dalla capacità di coinvolgere, nel potere decisionale a lui spettante, quanti più soggetti interessati, senza escluderne totalmente alcuni, come è capitato a noi nel constatare il mancato recepimento di tutti gli eventi proposti, nel calendario ufficiale delle manifestazioni natalizie senza essere nemmeno consultati.
Un doveroso appunto va fatto in merito al fatto che tu sostenga che la nostra Associazione abbia beneficiato di non meglio specificati contributi comunali; non abbiamo mai ricevuto contributi dal Comune se non per servizi svolti o progetti cofinanziati, per cose concrete come la pulizia delle spiagge, dei sentieri e ultimamente del decoro urbano e del cimitero e non per aria fritta, come spesso avviene quando si vuol finanziare qualcuno. La stessa gestione delle cisterne romane, di cui ti abbiamo rendicontato la gestione nel nostro primo incontro, è volta ad offrire un servizio idoneo all’utenza e a reinvestire gli eventuali utili in opere sul territorio (vedi rifacimento inferriata monumento ai caduti, apposizione di addobbi floreali ecc.).
Mi dispiace quando affermi che la Proloco non svolge il compito di promozione turistica, dimenticando quando, nel 2003, grazie alla nostra organizzazione portammo te e i tuoi compagni di classe dell’Itc alla B.I.T. di Milano nel primo stand della storia del Comune di Ponza. Esperienza riproposta anche in anni successivi, fino a quando abbiamo considerato che la promozione turistica può essere perseguita con altri canali meno dispendiosi. Non voglio annoiare te e chi ci legge nel ricordare tutte le attività invernali che abbiamo fatto in questi anni: dal cinema alle domeniche ecologiche, agli intrattenimento per bambini eccetera, realizzati anche non disponendo di budget elevati, perché ritengo che chi amministri la cosa pubblica, sia essa associazione o comune, debba ispirarsi ad ottenere il miglior risultato impegnando le minori risorse.
Ritengo che realizzare la festa del Capodanno a Le Forna possa essere una legittima scelta amministrativa, se condivisa, peraltro già realizzata da noi in svariati anni precedenti ma, tuttavia, se lo scopo era di creare un forma di sviluppo della zona, la ritengo alquanto ingenua. Le Forna ha bisogno di un impegno serio per risolvere le sua annose problematiche, e solo il lavoro costante dell’amministrazione di cui fai parte potrà cercare di cambiare senza accentuare l’atavica rivalità Ponza /Le Forna.
Sono convinto che tutto sia migliorabile, ma questo può avvenire solo con una stretta collaborazione tra Comune, Proloco e le altre Associazioni, mettendo da parte personalismi ed antipatie e lavorando per il bene comune.
Auguro a te e a Ponza tutta un prospero Anno Nuovo.

Tommaso Andreozzi