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Le orecchie non hanno palpebre

di Silverio Guarino
[1]

 

Le orecchie non hanno palpebre: è una affermazione così lapalissiana da rasentare le affermazioni del buon “Catalano” di “Quelli della notte” di “arboriana” memoria.

Eppure, chissà quante volte, nella nostra vita avremmo desiderato avere le palpebre anche alle orecchie, per non sentire fastidiosi rumori, chiacchiere o altro.

In realtà la natura ha dato all’uomo l’udito anche per proteggerlo dai pericoli quando la vista è a riposo nel sonno. Ci si sveglia all’improvviso per un rumore che ci può salvare la vita.

Cosa consigliare agli abitanti del porto di Ponza, che sono così infestati da sgradevoli rumori durante il giorno e durante la notte?

Questi eventi ce li ha descritti con dovizia di particolari Gigi Tagliamonte – leggi qui [2], qui [3] e qui [4] – al quale va la mia personale comprensione e stima (chissà cosa avrà pensato di me quando ho ricordato il silenzio dell’isola, silenzio che diventa una utopia per gli abitanti del porto?).
E chissà cosa proveranno gli abitanti di Le Forna quando, con il loro porto in funzione, rimpiangeranno i silenzi di una volta, anche se i nuovi rumori si mescoleranno dolcemente al suono degli euro guadagnati.

Non credo che ci possa essere una soluzione per i rumori “incancellabili” quali quelli dei motori e delle ancore delle navi ed aliscafi del trasporto merci e passeggeri e delle loro manovre, ma quelli “cancellabili”, quelli sì che si possono mitigare se non addirittura far scomparire.
Mi riferisco alle grida degli umani, al gracidare dei clacson, ai rumori delle marmitte dei motorini e delle vetture “smarmittate”, dei motori marini che vengono “aggiustati” e provati in mare e nelle officine, alle emissioni sguaiate degli amplificatori dei bar e delle discoteche: tutti da proibire in orari di fasce protette.
…Ma quei trolley sui vasoli del corso, quelli sarà difficile insonorizzarli.

C’era una tecnica in uso negli anni passati (contraria al vivere civile, ma altrettanto efficace per la civile sopravvivenza) che riusciva a ridurre l’incidenza dei rumori ma che la decenza e l’educazione dei “nativi” ha fatto perdere nel tempo. Era una tecnica efficace e risolutiva.
Se si spargeva la notizia, i fenomeni di rumori fastidiosi (soprattutto notturni) si riducevano fino allo scomparire quasi completamente.

Con buona pace delle tanto desiderate palpebre alle orecchie.

 

[5]

Orecchie è un film del 2016 diretto e sceneggiato da Alessandro Aronadio interpretato da Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek e Rocco Papaleo (NdR).