Attualità

Risposta del sindaco Ferraiuolo a padre Salvatore Maiorana

a cura della Redazione

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Alla lettera aperta di padre Salvatore, parroco della chiesa de Le Forna, segue la risposta del sindaco che volentieri pubblichiamo

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Parroco Padre Salvatore Maiorana – Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo
04020 LE FORNA di Ponza (LT)
e, p.c.
– Sua Eccellenza Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta – Piazza Episcopio, 2 – 04024 GAETA (LT)
– Dott. Pierluigi Faloni, Prefetto di Latina – Piazza della Libertà, 4804100 LATINA
– A tutti i cittadini dell’isola di Ponza

Oggetto: Lettera aperta in risposta al Parroco di Le Forna, padre Salvatore Maiorana.

Siamo stati onorati della sua viva attenzione, il 16 ottobre, alla seduta del Consiglio Comunale e consideriamo molto importante che questa presenza si ripeta nelle prossime sedute, anche nella speranza che la sua partecipazione sia un esempio per tutti i cittadini.

Nella giornata del 13 ottobre, la Direttrice Provinciale di Poste Italiane S.p.A., Dott.ssa Maria Luisa Scacchi, comunicava che l’Ufficio Postale di Le Forna era stato interessato “da un improvviso danno strutturale, di gravità tale da impedirne temporaneamente la regolare operatività” e che, pertanto, esso non essendo più funzionante veniva trasferito alla sede di Via Panoramica in Ponza Porto, in attesa del suo ripristino.

Evidentemente, l’urgenza data dalle repentine ragioni, come segnalate da Poste Italiane S.p.A., ha impedito la preventiva informazione nonché di esercitare la possibilità del trasloco al nuovo ufficio, quando questi fosse stato pronto.

Alla luce di quanto detto, non si vede come l’Amministrazione o i quattro giovani consiglieri di Le Forna avrebbero potuto opporsi alla sua temporanea chiusura e, sicuramente, non vi è stata l’intenzione di discriminare i cittadini fornesi.

Tuttavia, lo scrivente non ha mancato di chiedere ufficialmente una postazione postale mobile da allocare a Le Forna per sopperire ai disagi, specie della popolazione anziana; la citata Direttrice non ha mancato di inoltrare agli uffici competenti tale suddetta richiesta anche se mi manifestava una certa perplessità circa la sua possibile accoglienza per alcuni motivi tecnici ostativi.

Va detto anche che l’ufficio di che trattasi, da tempo, era gravato da una sentenza definitiva di sfratto, cosa, questa, di pubblica notorietà, che avrebbe, quanto prima, provocato il suo inevitabile rilascio.

Data la circostanza, l’Amministrazione si è immediatamente attivata per cercare i nuovi locali ove allocare l’ufficio postale, partendo dalla possibilità di concedere quelli della biblioteca posta al pian terreno del fabbricato ove è posto il centro sociale “il Veliero”.

A quest’ultimo riguardo, voglio ricordare che la suddetta struttura era stata costruita per ospitarvi servizi essenziali, tra i quali esplicitamente l’ufficio postale (in previsione dello sfratto sopra citato) e la farmacia; purtroppo, “nel silenzio più assoluto” che avrebbe dovuto essere interrotto, questo sì, da uno bello scampanio, fu presa dagli amministratori della passata consiliatura la decisione di modificare tale destinazione, chiedendo ulteriori finanziamenti alla Regione per fare di questi locali un pur lodevole uso pubblico a fini, diciamo così, culturali, quando quelli destinati alla biblioteca erano già previsti nei cameroni di Via Roma, a suo tempo ristrutturati per lo scopo.

Naturalmente, il sostituire, oggi, la biblioteca con l’ufficio postale crea difficoltà amministrative di non poco conto dal momento che è stato utilizzato un contributo di circa 80.000 euro concesso dalla Regione per lo sviluppo bibliotecario e che il progetto ancora non si è concluso;

Abbiamo, quindi, rappresentato alla Regione l’eccezionalità verificatasi con la chiusura temporanea dell’ufficio postale, servizio di primaria importanza dato i risvolti sociali che sottende, e chiesto alla stessa l’autorizzazione a spostare la biblioteca nei locali originariamente ed essa destinati.

Non abbiamo tralasciato, ove non intervenisse l’autorizzazione regionale, la possibilità di allocare comunque l’ufficio postale presso locali di proprietà privata: ve ne sono due disponibili rispetto ai quali Poste Italiane S.p.A. sta facendo le sue valutazioni tecniche ed economiche per l’eventuale scelta.

Queste cose gliele avevo dette al termine della seduta del consiglio comunale del 16 ottobre insieme all’assicurazione che Le Forna non avrebbe perso il suo ufficio postale.

Si tranquillizzi e tranquillizzi i parrocchiani che noi stiamo sul pezzo e controlliamo la situazione momento per momento che, ove per una qualsiasi ragione dovesse mutare in senso negativo, stia certo saremo i primi a dar fiato alle trombe!

Ma non abbiamo ragioni per temere alcunché… abbia fiducia che sentiremo suonare a distesa le campane che lei ci ha promesso!

Con tutta la mia riverenza

IL SINDACO
(Prof. Francesco Ferraiuolo)

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