Ambiente e Natura

La nuova Amministrazione su Zannone (1)

di Mimma Califano

 

Intervento per il consiglio comunale del 16/10/17 in merito alle osservazioni al Piano del Parco Nazionale del Circeo su Zannone

Come è noto l’insieme della documentazione relativa al Piano del Parco, con le Norme Tecniche di Attuazione e la Vas, sono uno studio molto corposo, oltre 1200 pagine e di non agevole approccio. Tutto il materiale dai primi di agosto è consultabile sul sito del Comune e chiunque può inviare le proprie osservazioni.

Questa amministrazione ha predisposto sette (7) osservazioni al Piano del Parco, tre delle quali ricalcano le già inviate osservazioni per la VAS (Valutazione Ambientale Strategica).

Le osservazione al piano del parco, che abbiamo elaborato, sono complementari e organiche tra di loro e tutte finalizzate ad un ben definito progetto: far si che Zannone sia un bene di Ponza e dei ponzesi.
Non sono perciò un mero elenco di punti che questa amministrazione non condivide rispetto a quanto elaborato dall’ente Parco Circeo, bensì è l’idea che noi abbiamo del futuro di Zannone che si è tradotta in osservazioni.
È un futuro che potrebbe stare dentro o fuori dal Parco, per certi versi da dentro il Parco potrebbe anche essere più fattibile, ma questo lo vedremo e sapremo nel tempo.

Lo potremmo chiamare “Progetto per Zannone”.

L’osservazione più rilevante che è stata elaborata (da cui poi discendono le altre) riguarda la zonizzazione. Per zonizzazione si intende la suddivisione del territorio in aree di diverso livello di utilizzo.

Il Piano prevede che Zannone sia una riserva naturale.
Suddivisa all’incirca per un terzo, nella parte che guarda verso Ventotene, in zona A1, corrispondente a riserva integrale, nessuno ci può andare, solo eventualmente i ricercatori per qualche ben motivato progetto.
Gli altri due terzi, riserva A2, sempre riserva, ma con meno vincoli, vi si può andare per fini escursionistici/didattici, solo sui sentieri riconosciuti dal parco ma nulla si può toccare, neppure i funghi.

A questa elaborazione fatta dal Parco, noi proponiamo vincoli meno severi.
In particolare chiediamo che la zona A2 diventi B1 che tradotto vuole dire – Mantenimento delle condizioni attuali , ma una maggiore possibilità di realizzazione delle infrastrutture strettamente necessarie, nonché interventi di gestione delle risorse naturali.

All’interno della zona attualmente classificata A2 ci sono i due approdi, la casa di caccia con le sue pertinenze e il faro. Queste aree dal parco sono state classificate B5 in sostanza attrezzature finalizzate al funzionamento del parco e del corpo forestale dello stato.

Le nostre osservazioni chiedono invece che da B5, il varo e la casa di caccia, diventino B4, che tradotto vuol dire Aree di interesse ambientale compatibili con attività turistico alberghiere.

Nella nostra idea per Zannone, queste aree che proponiamo a B4 devono essere destinate in piccola parte alla casa del guardiano (vogliamo che a Zannone ritorni a viverci un guardiano), per il resto diventi un cosiddetto rifugio marino, destinato ad attività ricettiva per la sosta e il pernotto di appassionati (e ce ne sono tantissimi). Il tutto affidato ad una cooperativa di giovani che vi possano trarre profitto e nel contempo destinare una piccole parte dei propri proventi al mantenimento della struttura stessa.

Tutto ciò in prospettiva sistemato l’intero immobile, mentre per la parte della casa del guardiano lavoreremo affinché avvenga nei tempi più brevi possibili.

Le altre osservazioni:

  • Nel piano si parla dell’eventualità di togliere (eradicare) i mufloni da Zannone, abbiamo detto vanno controllati, contanti, verificate le loro condizioni, ma non tolti.
  • I ruderi del monastero e la peschiera romana giù al Varo vanno valorizzati e messi in sicurezza, mentre nel Piano praticamente non ne parla.
  • Ai fini della sicurezza il piano propone un accesso più facile sull’isola utilizzando un pontile mobile estivo, noi chiediamo che al Varo vada invece fatto un approdo permanente e l’alaggio vada sistemato per consentire che il guardiano possa tirare a terra una sua piccola imbarcazione. Fondamentale poi la messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante che fortunatamente è solo una piccola area.
  • Il piano chiedeva più forestale sull’isola per garantirne la sicurezza; come detto noi invece chiediamo il guardiano permanente.
  • Proponiamo, anche qui come già detto, che la casa di caccia e le sue pertinenze non siano da destinare alla forestale o per il parco, ma ad alloggio per il guardiano e ad utilizzo turistico.

Come è facilmente comprensibile la finalità è far ritornare a sentire Zannone una parte del territorio isolano e non una terra di nessuno, come purtroppo per motivi vari è successo negli ultimi decenni .

Questo quanto andiamo a proporre, poi bisognerà verificare cosa il Parco e la Regione decideranno, perché purtroppo siamo alla fine di un lunghissimo iter (troppo, come da tutte le parti viene osservato) e certi ragionamenti andavano fatti prima.

Queste sono state le considerazioni squisitamente tecniche, comunque interrotte dalla minoranza, che alla votazione si è astenuta.

A breve una cronaca di più ampio respiro su un lungo e brutto Consiglio Comunale.

[La nuova Amministrazione su Zannone (1) – Continua]

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