Ambiente e Natura

Epicrisi 143. Fra criticità e distrazioni, spunta un veggente

di Luisa Guarino

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Due sono a mio parere i temi portanti di questa settimana, stringata come mai in quanto ad articoli, sebbene movimentata sul fronte dei commenti: il “Memo. Una vecchia canzone” di Rita Bosso e il “Triste risveglio” di Vincenzo Ambrosino.
Tra e oltre i due si inseriscono a pieno titolo le “Storie di madri” di cui parlerò in seguito. La “vecchia canzone” sottolinea come, parlando di Zannone, l’ex sindaco si riferisca ancora una volta a noi di Ponzaracconta come “comunisti e ambientalisti”, “comunisti/ambientalisti” tout court: una sorta di spina nel fianco, un’ossessione da cui non riesce a liberarsi. Tant’è vero che pur apparentemente “distrattamente” (si perdoni il bisticcio di avverbi) parla di noi.
Capisco che sia durissimo digerire l’idea dell’isolotto dei mufloni ancora in mano pubblica. In parecchi avevano già fatto la bocca a una privatizzazione che desse l’input per la realizzazione di resort o altre amenità del genere. Avete presente gli occhi a forma di dollari di Paperon de’ Paperoni quando pensa al suo patrimonio? Ebbene, già mi sembrava di vedere quelli dell’ex sindaco a forma di un resort esclusivo (per soli vip, magari amici suoi) sulla sommità di Zannone!

Con il suo “Triste risveglio” invece Vincenzo Ambrosino snocciola le numerose criticità della nostra isola, dal depuratore a Chiaia di Luna, dal dissalatore al Porto di Cala dell’Acqua. Alcuni di questi progetti sono stati avviati, ma si sa che le lungaggini burocratiche allungano a dismisura i tempi di realizzazione. Peccato che, come nel caso del Porto a Le Forna, la vecchia Amministrazione abbia lasciato intendere che in pratica era tutto risolto e che i lavori sarebbero partiti al più presto: le classiche promesse elettorali prive di fondamento.

Accennavo in apertura alle “Storie di madri” che pubblichiamo da qualche tempo. Avevo pensato che “La sua vita senza lei” fosse la più struggente: ma dopo qualche giorno è arrivato Enzo Di Fazio con “Nunn’è Natale si nun ce stanne ‘i strùfule“, che ha toccato tutte le nostre corde, di figli e di ponzesi, con parole e sentimenti universali, toccanti, poetici, struggenti nella loro totale assenza di retorica. Già, perché in questi casi è proprio la retorica il pericolo maggiore.

Il terzo bando di gara di Valore Paesi Fari, che vedrà la riqualificazione di 17 autentici gioielli della Penisola, ci porta naturalmente a intravedere e sognare un analogo futuro anche per il nostro Faro della Guardia: continuiamo a sperarci.

Seguita a tenere banco, specie nelle voci riportate dalla Rassegna Stampa, la costruzione dei dissalatori, che riguardano sia Formia che Ponza e Ventotene: il dissenso è tangibile su ogni fronte, e il caso assume toni particolarmente vivaci nella querelle tra Ministero dell’Ambiente e Comune dell’isola sorella (o cugina?).

A proposito, proprio al rapporto tra le maggiori dell’arcipelago ponziano fa riferimento Sang’ ‘i Retunne nella sua rubrica del venerdì che questa settimana s’intitola “Migranti extra-isolani“. Forse la vicenda si ispira a qualche recente episodio di cui non sono al corrente, oppure è solo frutto di fantasia: nel primo caso la prossima volta due righe di cronaca non guasterebbero.

Irrompe a mo’ di scoop proprio ieri lo scritto di Paolo Iannuccelli “Il mistero di Christian Del Vecchio“, un giovane veggente di origine ponzese che attualmente vive nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. La notizia è presa da “Il Resto del Carlino”, e pare che del giovane, che distribuisce ai suoi “fedeli” un olio “scaturito dalle sue mani” che guarirebbe i tumori, si stiano interessando i media nazionali. In un primo tempo il nome, Christian Del Vecchio, mi aveva fatto pensare a un calciatore: i suoi familiari vivono e Le Forna, e nella foto che correda l’articolo appare in compagnia di Padre Amorth, il noto prete esorcista morto da qualche anno. La materia è da prendere con le pinze. Speriamo solo che dopo Medjugorie, papa Francesco non debba occuparsi anche di lui.

Senza volerlo siamo arrivati a toccare un tema religioso. A questo punto non posso fare a meno di sottolineare come in tutta Italia oggi la Chiesa celebri la Beata Vergine del Rosario: in realtà la ricorrenza era ieri, ma come si sa, da anni tutte le feste infrasettimanali vengono riportate alla domenica successiva, e in questo caso ad oggi.
In tutta Italia, tranne che a Ponza, dove la processione in onore della Madonna di Pompei si è svolta domenica scorsa, 1° ottobre.
La mia è solo una nota di colore, ma è proprio curiosa questa “libera Chiesa nella libera Repubblica” della nostra isola.

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