Landolfi Roberto

Storie di madri. (6). La mia madre geniale…

a cura della Redazione

 

Continuiamo la pubblicazione di brevi racconti sul tema della madri, come suggerito dalla redazione di madrigaleperlucia.org; questa volta riportando la commossa rievocazione della madre da parte di una lettrice/scrittrice che si firma “Tucana”.
Buona lettura

 

Mia Madre

di Tucana

Se chiudo gli occhi e cerco una parola che definisca meglio mia madre, la parola è: Geniale.
Nel suo caso Geniale comprende anche: Imprevedibile, Rapida, Anticonformista, Instabile, Coraggiosa, Generosa, Folle… e tanto tantissimo ancora.
Lei era Geniale: nel bene e nel male… Già: era così… Geniale!… Passava dal bene al male, totalmente, senza mezze misure… senza preavviso.

Nel bene, la sua Genialità si raccontava nell’intuito, nell’empatia… ti guardava in fondo agli occhi e comprendeva quello che non dicevi; nella rapidità e capacità di risolvere situazioni complicate dove altri si sarebbero persi; si raccontava nel coraggio e nell’anticonformismo, nella creatività che metteva nel cambiare in meglio le cose pratiche e non, nel cambiare il percorso degli eventi, nella rapidità della soluzioni di problemi; non vedeva ostacoli perché li superava; Geniale, forte, determinata, mi faceva sentire sicura, in buone mani, protetta, con lei vicina non mi sarebbe mai potuto capitare nulla di male. Umana e generosa nei confronti di chi soffriva, dei dimenticati; a volte se ne prendeva cura. Con noi figli-bambini era premurosa, materna, presente, tenera… Eravamo al sicuro!

Geniale… quando cuciva per noi vestitini, quando dal nulla inventava pranzi sontuosi, quando intratteneva ospiti: …da gran signora! …quando trattava con gente semplice: era una di loro! …quando creava dalla sua esperienza di vita, motti e aforismi, che ancora oggi sono presenti nella mia mente affiorando per ricordarmela…
Geniale! perché all’occorrenza, come un mago con il suo cappello, tirava fuori l’essenziale per quella necessità: un panno caldo che dava sollievo a un dolore, un sorso d’acqua fresca per calmare le lacrime o la paura, la sua mano benefica che leniva la febbre bollente… la sento ancora sulla mia fronte, sulle guance calde… un toccasana!

Geniale… perché incredibilmente rapida nel trasformarsi dall’Angelo Materno nel Genio del Male – come la definii da bambina…

L’umore di mamma cambiava rapido come un lampo spaventoso, un tuono devastante, come una forza della natura che contro di lei nulla potevi … Quelle mani benefiche, quelle braccia accoglienti quegli occhi splendidamente grigi, intelligenti e vivi, cambiavano forma, colore, utilizzo, cambiavano natura, mi spaventavano, mi annientavano, mi colpivano, smettevano di essere porti sicuri, diventando pericolose meteoriti devastanti dalle quali ripararsi, fuggire..

Le parole prima affettuose divenivano invettive; non eravamo più i suoi angeli, ma dei demoni da distruggere, rinnegando di amarci voleva annientarci…
Geniale nella follia … rappresentava, senza alcuna preparazione, spettacoli mostruosamente vividi nelle forme e nei contenuti… geniale nell’essere una così abile trasformista… geniale e creativa da trasformare il coraggio in crudeltà, la tenerezza in violenza e rancore, l’amore in odio, la capacità di farci sentire protetti e sicuri diveniva annientamento e precarietà.

Povera mamma mia… schiava della sua incolmabile infelicità, e della sua mente fragile… Povera mamma Geniale… quanto volte annegava nel suo infelice lago oscuro e insidioso! Nessuno sapeva salvarla!

So che mi ha amato… quando ne era capace… Mi ha fatto molto male mia madre … L’ho amata tanto… di un amore profondo quanto l’odio… come si fa quando si è figli…

Ho cercato in tutte le braccia di chi mi ha amato l’accettazione totale e la pace duratura. L’ho trovata solo per pochi intensi attimi… Come con la mia meravigliosa mamma geniale: durava pochi intensi attimi… Forse la vita è questa: pochi intensi attimi meravigliosi… Lei ha cercato di insegnarmelo… come sapeva fare lei… Nulla dura per sempre…

Solo il suo amore per me… nonostante tutto! Solo il mio amore per lei… nonostante tutto!

Oggi ritrovo mia madre in tutto quello che di buono c’è in me.

 

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Immagine di copertina: Margherita Buy, interprete del film del 2015 diretto da Nanni Moretti Mia madre scritto dal regista insieme a Francesco Piccolo e Valia Santella.

 

Immagine allegata al Commento di Sandro Russo:

1 Comment

1 Comment

  1. Sandro Russo

    29 Agosto 2017 at 16:27

    Ho molto apprezzato questo breve racconto, per un aspetto particolare: per qualcosa nella scrittura che spinge il lettore a identificarsi col narratore; ad estrarre dai suoi propri ricordi elementi, stati d’animo che fanno eco a quel che va leggendo.

    Ho letto parecchio tempo fa un libro importante: “Infanzia” di Nathalie Sarraute (Feltrinelli; 1983) – Con quest’opera scritta in età avanzata la gran donna della letteratura francese (Ivanovo, 1900 – Parigi, 1999) compie l’impresa doppiamente eccezionale di scrivere un libro sulla propria infanzia e di attirare insensibilmente il lettore a rievocare la propria.

    L’immagine di copertina del libro è riportato in fondo all’articolo di base.

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