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Quel colloquio in dialetto dopo il terremoto di Ischia

la Redazione
[1]

 

Un’istantanea, uno spot tra i mille possibili, dal terremoto di Ischia…

 

Il pompiere parla toscano; Ciro, il bambino di 11 anni sotto le macerie, non capisce. Un altro vigile del fuoco traduce in napoletano.

Ciro: Muvìtev’! (Sbrigatevi!).
Pompiere di Firenze: ’Un ave’ furia (Non avere fretta).
Ciro: Ch’à ’itt chist’?! (Che ha detto questo?)
Pompiere di Napoli: Nun ghi ’e press’ (Non andare di fretta).