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Il falco ghibellino, un romanzo ambientato (anche) a Ponza

riceviamo in redazione e volentieri pubblichiamo
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Buongiorno,
mi chiamo Marina Trastulla, vi scrivo per farvi sapere che è stato di recente pubblicato e presentato ufficialmente il romanzo “Il falco ghibellino” [Edizioni Nuova Prhomos; ISBN 978-88-6853-351-9; 16 €– NdR], che propone la storia di due donne su due piani temporali, uno medievale, uno contemporaneo.
La parte finale è ambientata proprio a Ponza, la vostra bellissima isola su cui ho trascorso la vacanza che mi ha ispirato il romanzo.

Per darvi più precise informazioni, allego un file  contenente il comunicato stampa relativo all’evento della presentazione ufficiale (trasposto in .pdf e allegato in calce – NdR), che si è avvalsa del patrocinio del Comune di Perugia, il riassunto (che compare anche nella copertina del libro), la nota biografica più un paio di recensioni pubblicate su riviste specializzate.

Abbiamo creato per il libro anche un sito internet apposito, con immagini dei luoghi (una pagina è dedicata a Ponza) e approfondimenti storici (con l’intento di arricchirlo strada facendo). C’è anche un booktrailer caricato su Youtube visibile dal sito o sulla pagina fb.

www.ilfalcoghibellino.it [2]
Pagina su Ponza: http://www.ilfalcoghibellino.it/mondo-di-stella/item/26-isola-di-ponza.html [3]

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Cliccare sull’immagine per ingrandire

Strane coincidenze: la genesi del romanzo
Un romanzo che parla di una scrittrice che scrive un libro… e allora io? Sono fuori dalla storia? Oppure ho anch’io una storia da raccontare, su com’è nato il mio libro? Certo che sì, ma è molto più semplice e molto più complessa allo stesso tempo, proprio com’è la vita vera, che ti scorre addosso ogni istante senza che lo vuoi e ti cambia, ti fa più forte o più fragile, ma sempre e comunque diverso.

Non racconterò nulla della mia vita, straordinaria nell’ordinario, ma voglio condividere con i lettori del “Falco” alcuni momenti cruciali per la nascita del romanzo. Qualcuno, a cui li ho raccontati a voce, li ha definiti dei “segni” di un cammino da percorrere. Voi pensate quello che volete, ma quello che sto per raccontare è la pura verità, anche se sembra un’invenzione per attirare i lettori. Chi mi conosce sa che è tutto vero.

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Un mattino di luglio ero seduta alla scrivania con accanto mio figlio, che a quel tempo faceva ancora le medie. Era un mattino d’estate assolato, sereno, ma avevamo addosso quella vena di malinconia di chi è appena tornato da una splendida vacanza (a Ponza, come immaginate). Lui mi fa: «Mamma, scriviamo un libro. Sono stufo di fare il solito diario come compito per le vacanze». Io gli rispondo, presa un po’ alla sprovvista: «Va bene, ma prima devi farti venire un’idea per la trama, fare un progetto. Poi inizi a scrivere qualche brano». L’ho guardato mettersi al lavoro con impegno, ho ascoltato la trama del suo fantasy con gli immancabili elfi. Dopo un po’ mi annoiavo a stargli accanto senza nulla da fare e ho cominciato così, quasi per gioco, a ideare la trama del “Falco”.

Non era mia intenzione, ma sono finita come al solito nel Medioevo. Volevo raccontare una storia contemporanea, nel presente e invece… In questo sono identica a Stella, faccio viaggi nel tempo ad occhi aperti mentre lavo e affetto le verdure o guido andando verso il lago.

Ricordo che nei giorni successivi ho dedicato molte ore mattutine (mi alzavo verso le cinque, con quel silenzio fantastico, nessun telefono, campanello, nessuna richiesta di cibo o di panni da lavare…) e navigavo in cerca di nomi e luoghi per i miei personaggi. (…)”

Per continuare la lettura accedere al sito dedicato: http://www.ilfalcoghibellino.it/l-autrice/item/5-la-genesi-del-romanzo-strane-coincidenze.html [6]

Presentazione dell’evento: Il_falco_ghibellino.pdf [7]

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