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Gennaro, la frutta fregata e le bollette sanate

di Rita Bosso

Alesio ‘u Mammone e il carretto ‘i sciurilli

 

Gennaro, fruttivendolo del Porto, un giorno a settimana si recava a Le Forna col suo carrettino; mentre le donne si affollavano intorno alle sporte di frutta, qualche bambino allungava la mano.
– Genna’, attento, i guagliuni ti stanno fregando – lo avvisò un vecchio.
– Tranquillo. Per quanto possano prendere, non riusciranno a fregarmi più di quanto io freghi le loro mamme – rispose Gennaro.

La storiella mi è tornata in mente leggendo che oggi, 3 luglio, Acqualatina ha varato una sanatoria nei confronti degli utenti di Ponza, Ventotene e Sezze “abusivi, con una tipologia tariffaria errata (ad esempio utenti seconda casa con tipologia di prima casa), che non hanno mai effettuato il subentro”; costoro possono mettere in regola i contratti irregolari o saldare il debito senza pagare alcuna sanzione.
Acqualatina dichiara dunque che esistono siffatte tipologie di utenza e, anziché stanarle, invita gentilmente ad autodenunciarsi.
L’utente dritto capisce che Acqualatina non sa, non può, non considera conveniente verificare le singole posizioni; deduce che può dormire sonni tranquilli.
L’utente fesso capisce perché le tariffe siano così elevate, i consumi così fantasiosi, le letture dei contatori rinviati a data da definire. Il dritto viene cortesemente invitato e ha tempo sino al 31 dicembre per decidere cosa fare; al fesso, se ritenuto in difetto anche per pochi euro, si intima, si diffida, si ingiunge, si concedono pochi giorni.
Lunga vita a Giggino, dunque.