Attualità

Nuova Amministrazione. Primo Consiglio Comunale

di Francesco De Luca

 

Provo disagio. Vorrei stendere un resoconto oggettivo della seduta consiliare ma sono di parte e non voglio condizionare il giudizio del lettore. D’altro canto però ieri sera è stato così evidente il divario fra le due forze politiche dell’Amministrazione (maggioranza e minoranza ), e così stridente il diverso atteggiamento che esse provano nei confronti del ‘fare politica’, che dirò degli atteggiamenti senza indicare la parte che li ha espressi. Spetterà al lettore riconoscerne la paternità. Sarà lui ad attribuire i comportamenti all’una o all’altra parte. E’ agevolato il lettore ponzese che conosce i personaggi e le vicende, lo so, ma mi è impossibile reprimere lo sdegno che ho provato.

Si è iniziato con l’auspicare una collaborazione fattiva fra le parti del Consiglio, ma l’arroganza di una delle due si è subito evidenziata, andando a ripercorrere il cammino della campagna elettorale. Irruenta e smodata da entrambe le parti. Ma una di esse non l’ha ancora digerita, e ha iniziato a vomitare calunnie. Perché? Perché non si prende pace sull’esito della scelta elettorale ?

La percezione a pelle è che il disegno politico sottostante era così pesante (economicamente) e così sconvolgente (socialmente) che l’aver inciampato nella democratica scelta del popolo manda in bestia. A chi? A chi parla di democrazia senza averla mai praticata. Perché la democrazia è trasparenza, è correttezza procedurale, è legalità partecipata (non imposta agli altri e ignorata per sé).

Ieri sera mi si è reso ancor più evidente il pericolo in cui noi Ponzesi ci eravamo cacciati: essere manipolati da chi non ha il rispetto dell’altro. Una mala pianta quella della tracotanza. Mala pianta che stava attecchendo fra la nostra gente. Quelli proni a rinnegare le loro stesse origini e a dimostrarsi cani da guardia. Ma il serraglio che era nei loro disegni è stato scardinato.

Si plachino i ringhi, si sedino i latrati. Ponza è ritornata ad essere la terra bella che tutti vogliono. Per tutti.

1 Comment

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  1. Silverio Tomeo

    27 Giugno 2017 at 16:39

    Mentre si va avanti per il bene dell’isola, bisognerà riflettere meglio sull’avventura vigorelliana e sulla sua fine ingloriosa, ma democratica, meritata, opportuna, necessaria.

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