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Dal Bonapartismo alla Restaurazione?

di Vincenzo Ambrosino

 

“Professo’ adesso a Ponza tornerà l’illegalità?
Dice… che Quello ha comprato un altro pontile”.
“Quell’Altro si è messo a lavorare già con gli ombrelloni”.
“Dice… che verranno condonate tutte le case che si dovevano abbattere”.

“Si sono uniti solo per buttare giù Vigorelli, hanno fatto una lista unica perché altrimenti non ci riuscivano, la paura era tanta per questo molti hanno fatto un passo di lato, ma già scalciano per entrare, per chiedere qualcosa. Già hanno portato il conto a Ferraiuolo”.
“Quella… è andata sul Comune perché vuole gestire Ponza estate”.
“Quell’altro vuole fare l’assessore perché ha molte pietre nelle scarpe da togliersi”.

Ferraiuolo ha vinto ma deve sapere che i cittadini che hanno votato Vigorelli credono questo, del suo mandato: un governo di Restaurazione!

Vigorelli non ha perso tempo, dopo avere telefonato a Ferraiuolo per riconoscergli la vittoria, ha sparato sui giornali un articolo al vetriolo (leggi in Rassegna Stampa [1] del 13 giugno): “Lo sfogo di Vigorelli, sconfitto da clientelismo e ricatti sui condoni”.

Ma anche sulla sua pagina facebook ha scritto: “Ieri ho lasciato la stanza del Sindaco che profumava di onestà, passione, dedizione, orgoglio, per tutte le cose fatte insieme alla nostra squadra di governo”.
Il futuro politico di Ponza per Vigorelli “puzza di corruzione, parassitismo, menefreghismo, clientelismo, furbizia, spartizione ecc.”

Questa semina politica, di divisione tra buoni e cattivi, di passato contro futuro, di ponzesi contro fornesi, di malloppisti locali contro colonizzatori, ha prodotto tempesta e la maggioranza degli elettori ha deciso chi doveva governare l’isola nel prossimo futuro.

In altre parole i protagonisti di questa campagna elettorale hanno ideologizzato le loro proposte di governo e hanno ulteriormente spaccato il paese.
Quelli che hanno scelto Ferraiuolo – circa il 58% – hanno votato per la libertà dall’oppressione.
Per questi Vigorelli è stato un dittatore!
Quelli che hanno scelto Vigorelli – il 42% – hanno votato per la legalità contro la restaurazione dell’illegalità.
Per questi Ferraiuolo sarà pilotato dai poteri forti che vogliono di nuovo strafare!

Queste percezioni popolari devono assolutamente cambiare se si vuole far crescere tutto il paese e questo è compito dell’amministratore.

Infatti un politico serio, dopo una campagna elettorale, dovrebbe valutare sia la sua eventuale vittoria che, a maggior ragione, la sua sconfitta.
Vigorelli ha perso e bisogna che si chieda: il 58% dei ponzesi vuole la “corruzione, il parassitismo, il clientelismo e la spartizione?”
Un politico che sbaglia analisi, sbaglierà tutta la sua azione politica per cui continuerà a perdere.

I Ponzesi non vogliono nessuna Restaurazione, vogliono capire come vivere meglio e lo chiedono al Sindaco il quale deve indicare con precisione la strada da seguire!

I Ponzesi da 200 anni sopravvivono su questo scoglio e lo hanno fatto faticando e sudando le proverbiali “sette camicie”.
I Ponzesi credono nella giustizia e infatti non prendono la pistola per risolvere le proprie controversie ma vanno dall’avvocato.
I Ponzesi lottano ogni giorno contro leggi che diventano sempre più restrittive e governi cittadini che non sanno fare la loro parte: nell’interpretare con giustizia le leggi.

Non ci sono ponzesi buoni e ponzesi cattivi, ci sono cittadini che hanno diritti e doveri e questo è il compito dell’amministratore: servire i diritti e far rispettare i doveri dei propri concittadini.

Qualcuno per fortuna c’è – in questa fase post elettorale – che tenta di far ragionare l’ex Sindaco “a sotterrare lascia di guerra”; per esempio mi è piaciuto il commento di Maurizio Musella sotto quell’articolo di Vigorelli: “Piero non è più tempo di utilizzare quei toni da campagna elettorale, è arrivato il momento di:
– fare le congratulazioni a Franco Ferraiuolo e alla sua squadra (le congratulazioni già erano state fatte);
– organizzarsi per fare una sana e costruttiva opposizione;
– fare una attenta analisi degli errori fatti.

Qualcuno mi ha detto: “Professò neanche li hai fatti salire che già ti sei messo a scrivere “papielli”; questi non hanno tempo per leggere, lasciali lavorare…” All’amico/a chi ha scritto questo, io dico: Ferraiuolo ha delle enormi responsabilità nel “curare la casa dei ponzesi” e voglio che mi rappresenti da subito.

Questa isola deve cambiare e per farlo deve elevare il suo livello culturale, deve organizzarsi, deve educarsi, deve assolutamente vivere per tutto l’anno: su queste tematiche io ho già detto molto ed è arrivato il momento che qualcuno le inizi ad interpretare.