Ambrosino Vincenzo

Architetti, geometri, cittadini… Discutiamo del Piano Particolareggiato

di Vincenzo Ambrosino

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In Consiglio Comunale mercoledi 26 aprile all’ordine del giorno c’era “Adozione del piano particolareggiato dei centri storici di Ponza”.

Non sono del mestiere per cui mi sono andato ad informare:
“Il piano particolareggiato è concepito dalla legge come mezzo di attuazione e di sviluppo esecutivo del P.R.G. Il piano particolareggiato precisa gli elementi del piano generale che non hanno carattere essenziale e permanente per lo sviluppo urbanistico complessivo, ma riguardano invece dettagli esecutivi riferiti a ciascuna particolare zona, tra i due piani sussiste un rapporto di gerarchia, in virtù del quale il piano particolareggiato risulta in ogni caso subordinato al piano generale.
Il piano particolareggiato, come quello generale, è volto a soddisfare concrete necessità di pubblico interesse, la cui realizzazione è affidata a organi amministrativi; e pertanto esso è atto amministrativo.”
Finalità del P.P.:
      rendere concreta la realizzazione degli interventi previsti nel P.R.G;
     – attuare la previsione del P.R.G. consentire l’esproprio dei suoli, infatti è uno strumento per la dichiarazione di pubblica utilità;
     – regolamentare l’attività edificatoria nell’area interessata con finalità di dettaglio e specificazione di quanto già previsto dal P.R.G.

Il P.P. una volta redatto, viene adottato con Delibera del Consiglio Comunale. Esso viene successivamente depositato in pubblicazione per 30 giorni, durante i quali è possibile prendere visione del progetto da parte dei cittadini. Negli ulteriori 30 giorni successivi è possibile effettuate le osservazioni o opposizioni da parte dei soggetti pubblici o privati direttamente coinvolti (enti, associazioni, proprietari, ecc.). Scaduti i termini utili, si avvia la fase delle controdeduzioni con successivi rigetti e accoglimenti delle osservazioni avanzate. Il progetto del Piano viene trasferito in Regione. La giunta regionale ha quattro possibilità:
  • non approva e lo ritrasmette in Comune;
  • apporta modifiche sostanziali, il comune deve ripubblicare;
  • apporta modifiche non sostanziali e approva il piano;
  • approva il piano.
Questa è la legge, con le finalità e la prassi per arrivare ad avere un nuovo strumento urbanistico, il piano particolareggiato, ma mi sono chiesto: quali sono le reali intenzioni della nostra amministrazione?

Per cui ho posto questa domanda al Sindaco:

“In consiglio comunale ieri hai portato “l’adozione del piano particolareggiato dei nostri centri storici”. Mi piacerebbe capire da te, visto che ognuno ha la sua interpretazione della cosa, quali saranno i benefici di questa adozione per i ponzesi, per il commercio e il turismo, per la sicurezza, per la valorizzazione architettonica, paesistica, ecc?
Mi è stato risposto: “Il Piano è stato approvato in Consiglio con 6 voti a favore e 2 astensioni (Ferraiuolo e D’Arco); è una “presa d’atto” del Piano e dei suoi contenuti, che abbiamo voluto per dare una informazione completa alla cittadinanza (questo è il ruolo di un Consiglio Comunale).
L’approvazione definitiva spetta alla Giunta Municipale e sarà fatta non appena riceveremo l’ultimo parere che ci manca: quello della Difesa del Suolo della Regione Lazio (nota bene che il Piano non prevede nuovi volumi e che quindi un OK della Regione su Suolo è di prassi… Ma così dice la legge)
Il maggiore vantaggio per i ponzesi è il cambio di destinazione d’uso nei centri storici di Ponza Porto, Le Forna e Santa Maria. Ad esempio per chi ha fatto un ristorante o un bar o un negozio in un locale che prima era magazzino per le reti.
Il maggiore vantaggio per il decoro urbano è l’armonizzazione del decoro stesso.
Il maggiore vantaggio per il turismo è una bellezza uniforme e non estemporanea dell’isola.
Naturalmente sono previsti vari gradi, nel senso che un conto è il porto borbonico, un altro è il corso Umberto, un altro ancora sono gli Scotti di Basso.
Altra cosa importante votata ieri (sempre con i due astenuti) è la possibilità, stabilita dalla Regione, di costruire “locale deposito” di 12 mq in aree agricole con superficie, anche contigua, di 1.500 mq.
La Regione stabilisce che per i comuni da 2.000 a 5.000 abitanti la superficie del terreno deve essere di 5mila mq. La Regione ha però accettato la proposta del Comune di derogare alla norma, accettando che Ponza sia considerata alla stregua dei Comuni sotto i 2 mila abitanti e quindi con 1.500 mq di terreno.
I locali possono essere in muratura intonacati e pitturati, in pietra a faccia vista, in legno.
Il Comune non chiederà i diritti di segreteria (500 euro) e i costi per l’autorizzazione paesaggistica (500 euro) sono dimezzati (restano i 250 per il tecnico che fa la pratica).
Sulla carta, ci sono 460 appezzamenti da 1.500 mq e molti di più se si calcolano i contigui
Anche questa è una bella cosa… Sbaracchiamo le baracche in lamiera o schifezze varie e facciamo locali a modo, con anche il tettuccio a cupola.
Sarà un altro bel vedere per tutti e una cosa molto utile per gli interessati”.
Mie conclusioni:
Io vedo sempre di buon occhio qualsiasi tentativo di pianificazione (termine che non sempre può piacere ai liberisti), – in ambito commerciale come in quello edilizio – soprattutto perchè ogni territorio ha una sua peculiarità sociale, culturale, ambientale e paesistica da preservare.
Non so se con questo Piano Particoleraggiato arriveremo ad avere un vero strumento urbanistico utile alla pianificazione ma è senza dubbio un passo in avanti per scoprire le carte, tra l’altro scritte e discuterne pubblicamente.
Vigorelli a tal proposito come è sua consuetudine ha scritto sulla sua pagina facebook un post
( https://www.facebook.com/piero.vigorelli/posts/1795226984125730 )
Propongo altre domande per tentare di aprire un dibattito.
Politica: perchè i due consiglieri di minoranza si sono astenuti?
Tecnica: è questo l’iter giusto per arrivare ad approvare il P.P? Cosa pensano di questo piano particolareggiato i tecnici?
Sociale: sono queste le aspettative dei cittadini dei centri storici: cambio di destinazione d’uso?
Commerciale: Cosa pensano i commercianti del cambio di destinazione d’uso dei loro magazzini?
Ambientale: è questa la strada per rendere più bello e armonico il territorio?
Territoriale: Cosa pensate delle baracche che diventano depositi in muratura?
Aggiornamento del 28 aprile h 15,30
Su richiesta dell’Autore dell’articolo che ci segnala una richiesta di Vigorelli a lui pervenuta: “..è opportuno sostituire il vecchio con il nuovo nel mio articolo grazie.” riportiamo (per i non iscritti a Fb) lo scritto in questione in file .pdfP. Vigorelli. CAMBI DI DESTINAZIONE D’USO…
1 Comment

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  1. La Redazione

    28 Aprile 2017 at 15:52

    Aggiornamento del 28 aprile h 15,30
    Su richiesta dell’Autore dell’articolo che ci segnala una richiesta di Vigorelli a lui pervenuta: “..è opportuno sostituire il vecchio con il nuovo nel mio articolo grazie.” riportiamo (per i non iscritti a Fb) lo scritto in questione in file .pdf: P. Vigorelli. CAMBI DI DESTINAZIONE D’USO…

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