Ambiente e Natura

L’infinita polemica su Zannone. La risposta del ministro Galletti

proposto dalla Redazione

 

Riprendiamo dalla Rassegna Stampa del 25 febbraio scorso l’articolo che sintetizza (qui si seguito il relativo file .pdf: Da Latina Oggi del 25 febbraio 2017. Parco del Circeo), a firma di Federico Domenichelli, la posizione del Ministro dell’Ambiente Galletti sulla vexata quaestio di Zannone.
Rispetto a questa notizia si segnalano due fatti.
La dura requisitoria del Sindaco Vigorelli al consiglio Comunale di lunedì 13 marzo si ferma all’agosto 2016 e “sembra” ignorare la riunione conciliatoria tra le due parti svoltasi il 26 settembre 2016; come pure il protocollo d’intesa tra Provincia, Comune, Ente Parco e Corpo Forestale approvato all’unanimità nella seduta del 24 ottobre 2016 del Consiglio Direttivo del Parco
La comparsa, nella stessa data in cui si è svolto il consiglio comunale di Ponza, del testo integrale della risposta del Ministro sul sito del Parco del Circeo; risposta che è stata data il 22 febbraio scorso.
 

Ripreso integralmente dal sito del Parco Nazionale del Circeo
http://www.parks.it/parco.nazionale.circeo/dettaglio.php?id=40176

(Sabaudia, 13 Mar 17) Riportiamo, di seguito, la risposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti all’interrogazione presentata dal deputato Luca D’Alessandro, come pubblicata a partire dalla pagine LII degli Atti Parlamentari, Allegato B ai Resoconti, Seduta del 22 febbraio 2017 .

“Con riferimento all’interrogazione in esame, relativa alla gestione dei rifiuti sull’isola di Zannone, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue. In via preliminare, si segnala che il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, venuto a conoscenza dei fatti, ha ritenuto opportuno indire una apposita riunione, a cui hanno partecipato lo scorso 26 settembre l’ente parco del Circeo, il comune di Ponza e il corpo forestale dello Stato.
Da quanto emerso anche dalle comunicazioni dell’ente parco e dal verbale prodotto dal corpo forestale, la condizione di degrado atterrebbe a situazioni di limitata estensione ma, nel complesso, il territorio di Zannone presenterebbe un buono stato di conservazione degli ecosistemi e della biodiversità.
Per quanto riguarda la questione relativa alla sorveglianza sull’isola, si evidenzia che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2002 istituisce gli uffici del corpo forestale presso i parchi nazionali e ne stabilisce le modalità operative, prevedendo che gli oneri per la sorveglianza e le attività connesse siano posti a carico degli enti parco.
Nel caso di specie, il parco nazionale del Circeo ha stipulato un’apposita convenzione con il corpo forestale – ufficio territoriale per la biodiversità (UTB) di Fogliano, per definire obiettivi, modalità e competenze reciproche. Tale convenzione non riguarda solo l’isola di Zannone e, dunque, i contributi economici sono commisurati all’attività da svolgere nell’intero territorio protetto. Nella Convenzione, è sempre stato individuato un ruolo del corpo forestale dello Stato a Zannone non tanto per le attività di vigilanza (comunque obbligatorie), quanto per le azioni di tutela o valorizzazione che sono poi confluite in progetti di conservazione, nella tabellazione dei sentieri e in attività di ricerca specifiche. Per l’attuale convenzione tra corpo forestale dello Stato ed ente parco è previsto un onere finanziario pari a 270.000 euro, che comprende il costo del personale distaccato presso l’ente parco a supporto delle attività degli uffici e la gestione della foresta planiziaria del Circeo di proprietà demaniale che insiste su una superficie complessiva di oltre 3.500 ettari.
Si evidenzia che l’isola di Zannone ha una superficie pari a 100 ettari e che la superficie complessiva del parco è di 8.917 ettari.
Anche nell’attuale convenzione sono state inserite azioni specifiche di conservazione relative a Zannone che non sono state pienamente attuate a causa delle difficoltà di accessibilità all’isola, dovute alla mancanza delle condizioni di sicurezza degli attracchi. Il corpo forestale dello Stato ha, dunque, interrotto due anni fa la presenza sull’isola segnalando la problematica.

La questione è oggetto di confronto tra l’ente parco e l’Amministrazione comunale di Ponza per cercare di addivenire a soluzioni progettuali che consentano un accesso in sicurezza. Inoltre, preme sottolineare che, a valle della riunione appositamente promossa da questo Ministero in data 26 settembre u.s., è stato concordato un protocollo d’intesa fra provincia di Latina, comune di Ponza, ente parco e corpo forestale dello Stato, approvato all’unanimità nella seduta del 24 ottobre 2016 del consiglio direttivo del Parco.
Con detto protocollo sarà assunto l’impegno ad una collaborazione per una soluzione alla problematica dei rifiuti a Zannone, mettendo in atto le necessarie azioni per la loro rimozione.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla gestione dei rifiuti urbani, di stretta competenza dell’amministrazione comunale, si deve precisare che, secondo la vigente normativa, devono considerarsi tali anche i rifiuti giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico e, pertanto, la rimozione degli stessi non rientrerebbe fra i compiti istituzionali dell’ente parco né del corpo forestale.
Tuttavia, in considerazione del fatto che l’isola è ricompresa nel parco nazionale del Circeo, non si esclude che i rifiuti possano essere rimossi a cura dello stesso Ente Parco in collaborazione con la provincia ed il corpo forestale. In tal senso, si conferma che sono stati avviati contatti tra gli enti interessati.

Circa l’opportunità di assumere iniziative per escludere l’isola di Zannone dal parco ed affidarne la gestione all’amministrazione comunale di Ponza, si evidenzia che un procedimento di riperimetrazione di un parco nazionale prende avvio con una richiesta da parte del comune all’ente parco interessato e sulla base di un’apposita istruttoria tecnica viene formulata una specifica richiesta al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il quale apre il relativo procedimento.
Inoltre, per quanto riguarda la questione del commissariamento dell’ente parco, sulla base degli elementi tecnici in possesso della competente direzione generale, ad oggi, non si ritiene che ricorrano i presupposti.
Da ultimo, si segnala che è in corso il procedimento penale volto a riscontrare l’effettiva sussistenza di violazioni del testo unico ambientale e che, in data 9 agosto 2016, il procuratore della Repubblica ha delegato il personale della polizia giudiziaria della stazione dei carabinieri di Ponza ad effettuare un sopralluogo, unitamente al personale dell’A.r.p.a.
Ad ogni modo, al fine di individuare possibili soluzioni per il superamento delle questioni segnalate anche dal comune di Ponza, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha già predisposto un tavolo di confronto tra l’ente parco, il comune, il corpo forestale dello Stato e la regione Lazio”.

Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare:
Gian Luca Galletti.

1 Comment

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  1. Enzo Di Fazio

    16 Marzo 2017 at 08:09

    Per entrare a far parte del Parco nazionale del Circeo c’è voluto un decreto del Presidente della Repubblica, firmato il 23 gennaio 1979. Per uscirne ce ne vorrà un altro. Ed a questo si arriva dopo che sia stata messa in atto, come osserva giustamente Francesco Ferraiuolo nel suo intervento nel Consiglio del 13 marzo, una procedura supportata da una obbligatoria ed approfondita istruttoria tecnica che dimostri in maniera stringente l’essere venuti meno i presupposti per cui Zannone faceva parte dell’area protetta.
    In questo iter procedurale interverranno la Regione, il Consiglio direttivo e la Comunità del Parco e, in maniera determinante, il Ministero dell’Ambiente le cui decisioni devono essere prese nel rispetto della normativa CEE esistente al riguardo, come la direttiva 92/43 relativa alla conservazione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche e la direttiva 2009/147 concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
    Un iter lungo e dispendioso, quindi, che ci auguriamo non si traduca in ulteriore abbandono dell’isola. Quando ci sono i contenziosi è ancora più difficile prendere iniziative ed assumere decisioni per via dell’inevitabile rimpallo delle responsabilità (l’esempio è sotto i nostri occhi).

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