Ambiente e Natura

Andar per Sentieri 2017: alla scoperta dell’anima verde dell’isola d’Ischia

segnalato dalla Redazione

 

Per richiamare un’iniziativa lodevole e degna di attenzione che a Ponza non ha mai avuto seguito, se non a livello individuale, riprendiamo integralmente questo articolo comparso sul Magazine di Ischia, News & Eventi.

“Andar per sentieri” è la manifestazione che propone escursioni e percorsi di trekking attraverso i sentieri più suggestivi dell’isola, con affascinanti finestre su geologia, biologia e antropologia, senza tralasciare momenti di degustazione di prodotti della tradizione enogastronomica locale. Un modo efficace per scoprire il variegato entroterra di Ischia, respirando a pieni polmoni la sua effervescente bellezza e nutrendosi della sua millenaria storia, spesso nascosta.

Ischia non è solo mare, piscine e cure termali, questo lo sanno bene i tantissimi turisti tedeschi che da buoni camminatori scelgono da sempre l’Isola Verde come meta ideale per dedicarsi a lunghe passeggiate in armonia con la natura, la storia ed i personaggi del luogo.

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, vista la sua estensione e la fertilità del terreno vulcanico l’isola vanta una tradizione agricola: qui la coltivazione della vite fu importata direttamente dai primi coloni greci ed il piatto tipico è il coniglio.

Da qui l’esigenza di promuovere in chiave “slow” e responsabile l’entroterra dell’isola, di gran lunga meno famoso delle benefiche sorgenti termali o delle numerose spiagge, e per questo più genuino ed affascinante agli occhi del viaggiatore che non ama la confusione dei luoghi turistici.

“Andar per Sentieri” è una manifestazione no-profit, giunta quest’anno alla sua Quinta Edizione, dedicata alla scoperta a piedi dell’immenso patrimonio ambientale, storico-archeologico ed enogastronomico dell’isola d’Ischia.

Un denso calendario di escursioni – promosso da Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Associazione Nemo per la Diffusione della Cultura del Mare – che invita i turisti una nuova consapevolezza dell’anima verde d’Ischia ma che si rivolge anche, e forse soprattutto, ai residenti isolani: (ri)avvicinare la gente al proprio territorio è condizione necessaria al fine di conoscerlo, apprezzarlo e di conseguenza preservarlo per il bene delle future generazioni.

Nel fitto dei suoi boschi di lecci, querce e castagni, l’isola nasconde antichi villaggi interamente ricavati negli enormi massi di “tufo verde” (è questo il colore dominante della roccia, dovuto all’accumulo di sali marini nella roccia). Terrazzamenti sostenuti da muretti a secco si tuffano in mare a formare ripide scarpate. Geositi ricchi di minerali ci parlano di centinaia di migliaia di anni di tumultuose eruzioni vulcaniche. Le tante fumarole costituiscono l’habitat adatto per una specie rarissima alle nostre latitudini, il “papiro delle fumarole”, specie tropicale che riesce a sopravvivere solo in alcuni punti dell’isola d’Ischia e del Lazio.

Il giorno di conclusione della manifestazione sarà segnato da una festa all’aperto nei pressi della vetta dell’isola, punto di arrivo dei tre percorsi previsti, dove i protagonisti saranno i sapori tradizionali dell’isola accompagnati dai suoi migliori vini.

I partecipanti saranno condotti in escursione da esperte Guide Ambientali Escursionistiche locali che tratteranno i diversi aspetti legati all’escursione con linguaggio chiaro ed accessibile a tutti senza tralasciare quelli legati alla sicurezza del gruppo.

Per ogni escursione non mancheranno momenti di sosta per degustare prodotti locali nelle cantine tradizionali.

Molto importante per una “formazione sul campo” anche il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tanti giovani delle scuole professionali isolane, per i quali sono previste escursioni dedicate.
Per info sui percorsi: +39 081908436 – www.prolocopanzaischia.itfacebook.com/andarpersentieri/

Da IschiaNews & Eventi del 24 febbraio 2017 

4 Comments

4 Comments

  1. arturogallia

    25 Febbraio 2017 at 08:46

    Nella speranza di non venir bannato dal sito, faccio una domanda provocatoria: perché a Ischia sì e a Ponza no? Possibile che non ci siano beni storico naturalistici meritevoli di essere inclusi in percorsi di ecoturismo? Possibile che non ci siano panorami mozzafiato da far apprezzare a camminatori che vengono sull’isola in periodi diversi dall’estate?

    E ora lancio un altro sasso: prossimi candidati sindaco, ecco un bel tema su cui confrontarvi nella campagna elettorale: favorire il turismo non estivo, favorire lo sviluppo economico dei ponzesi, mitigare l’emigrazione invernale.

  2. Martina Carannante

    25 Febbraio 2017 at 10:17

    Caro Arturo, hai posto due quesiti molto interessanti e che di certo non meritano la bannatura, ma un riscontro positivo. Comunico a te e a tutti coloro che ancora nn lo sanno, che il Trekking a Ponza è promosso in esclusiva con la card sconti Ponzesi per scelta (sul sito http://www.ponzesiperscelta.it tutte le info, accessibile anche dal nostro sito). Il team “Ponzesi per scelta” offre 5 percorsi trekking, di difficoltà medio bassa e accompagnati da una guida d’eccezione: Domenico Scotti. I percorsi sarebbero da migliorare ed ampliare, ma questo non può essere solo dato dall’impegno dei ragazzi, bensì di una giunta comunale attenta e presente sul territorio.
    Personalmente adoro camminare e scoprire nuovi sentieri, sicuramente sarebbe un valore in più per chi viene a visitare Ponza innamorandosi non solo del mare, ma anche della natura selvaggia e dei vecchi percorsi fatti dai contadini isolani. Io lo sottolineo sempre: “c’è un motivo per cui noi discendiamo dagli ischitani e non il contrario”: loro stanno avanti, ma ciò non implica che anche a Ponza ci stiamo dando da fare.
    Mi associo all’augurio fatto da Arturo, affinché si possa fare sempre meglio, trovando il sentiero giusto da percorrere per destagionalizzare e far conoscere un’altra Ponza, anch’essa affascinante.

  3. Enzo Di Fazio

    25 Febbraio 2017 at 10:33

    D’accordo in tutto con Arturo. Gli scorci di natura e le cose che si scoprono, a Ponza, camminando tra i sentieri ed inerpicandosi per le colline, sfiorando ginestre e ‘ustaccette, provocano emozioni e sensazioni diverse a secondo le stagioni ma che si esaltano proprio in autunno, inverno e primavera quando le temperature sono miti, i colori tenui e la macchia mediterranea di cui l’isola è ricca partecipa i suoi cambiamenti.
    Nelle prossime settimane sapremo a chi andrà in concessione il faro della Guardia. Ci auguriamo che chi si accollerà l’impegno e l’onere per dare nuova vita a questo luogo magico sia dotato, oltre che di risorse finanziarie, di coraggio, fantasia e lungimiranza per far rivivere anche la strada che dal centro abitato conduce al faro, un sentiero, da percorrere in tutte le stagioni, che mette il camminatore di fronte a scenari unici capaci di meravigliare e suscitare emozioni fuori dal comune. Quella strada, recuperata, rappresenterebbe un ulteriore stimolo per pensare seriamente al progetto “Andar per sentieri a Ponza”.

  4. arturogallia

    25 Febbraio 2017 at 11:01

    Per ignoranza mia (o scarsa pubblicizzazione? 😉 non conoscevo i progetti di trekking a Ponza, sebbene per fare dell’ecoturismo un’attività economica è necessario attrezzare sentieri, pubblicare cartoguide, sensibilizzare la popolazione locale e i possibili turisti…
    Sicuramente chi gestirà il Faro avrà un ruolo molto importante, ma di sicuro non sarà il salvatore del mondo, quantomeno non da solo!
    E l’amministrazione comunale futura dovrà avere un ruolo – davvero – da attore principale.

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