Ambiente e Natura

Terremoti a Ponza

di Silverio Lamonica

 

Certamente l’Istituto di Geofisica tiene sotto controllo tutti i fenomeni tellurici, tra cui anche quelli che interessano Ponza. Tuttavia non posso fare a meno di rilevare quanto segue:

a) 3 gennaio 2017 h. 3.30 terremoto di magnitudo 2.3, epicentro a S.O. di Ponza

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b) Terremoto del 3 febbraio 2017 ore 22.33 di magnitudo 3.7 Epicentro N. O. di Palmarola

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E’ evidente che si tratta di una faglia in attività sismica, disposta in senso longitudinale Nord – Sud, ad ovest di Palmarola. Sarebbe quanto mai opportuno sentire il parere di un geologo, tanto più che i due fenomeni sono avvenuti ad un mese esatto l’uno dall’altro.

 

Fonte: http://www.latinatoday.it/cronaca/terremoto-mare-ponza-3-febbraio-2017.http

in condivisione con www.ponzaracconta.it  e  www.buongiornolatina.it

2 Comments

2 Comments

  1. luca cardello

    4 Febbraio 2017 at 19:40

    Carissimo Silverio, grazie per l’analisi e le immagini. Nel frattempo possiamo notare che ci sono molti nuovi eventi da prendere in considerazione, quasi 10 ad oggi registrati dalla rete nazionale. Questo non significa che sia la stessa faglia a rompersi. Per deciderlo abbiamo bisogno di alcune informazioni che vengono dall’analisi delle onde arrivate alle stazioni (tutte lontane, tutte sul continente). I terremoti sono spesso così piccoli che la loro soluzione è spesso approssimativa.
    L’altra sorgente di dati da considerare è quella delle sezioni sismostratigrafiche che ci permettono di avere un’ecografia delle rocce del fondale e ci permettono di tracciare indirettamente le faglie. Queste sono state cartografate e presentate da diversi autori, tra cui noi nella nostra revisione presentata a Napoli e che contiamo di presentare a Vienna e poi cercare di pubblicarla.
    In questa revisione non ci risulta una faglia importante ad andamento NS; detto ciò questo non significa che non esiste una faglia con quest’andamento lì, solo che è poco probabile e di certo non si tratta di una faglia importante e dunque – se tanto più piccola è la faglia tanto più piccolo il terremoto generabile da essa – nel caso della tua opzione potremmo stare più tranquilli.
    Non posso però confermare che si tratti di una faglia sola orientata NS perché in realtà tra i due sismi da te citati ci sono molte complicazioni in questo volume di roccia da prendere in considerazione.
    Ti invito a vedere quanto ho scritto e le immagini. Abbiamo bisogno di dati e una presa di coscienza dei Ponzesi. Serve una maggior copertura della rete sismica anche sulle isole e l’avvio di progetti di studio che vadano a rispondere passo passo a tutte le incertezze che abbiamo sul nostro territorio. Tocca farlo ora per non dire poi che era troppo tardi.

  2. silverio lamonica1

    5 Febbraio 2017 at 12:06

    Caro professore, innanzitutto ti ringrazio per aver preso in esame la mia modesta osservazione. E’ evidente che mi sono lasciato influenzare dall’onda emotiva, causata da un’altra “onda” di ben diversa origine. L’allineamento degli epicentri dei due terremoti, alla distanza di un mese esatto, mi ha allarmato in maniera eccessiva. Sono profano in materia, non ho difficoltà ad ammetterlo, però rivolgo alla mia carissima isola natia la medesima attenzione che ho per il mio corpo. La tua perfetta analisi da dottore veramente esperto in materia, mi ha tranquillizzato: ho scambiato un banale mal di pancia per un’appendicite. Perciò grazie ancora per la tua preziosissima precisazione e formulo i migliori auguri per i tuoi studi, sperando che lo Stato investa molto di più nel campo della prevenzione dei fenomeni sismici.

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