Ambiente e Natura

Epicrisi 108. Remember

di Martina Carannante

Remember. Sea

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La settimana inizia così come si era conclusa: brutto tempo, vento di levante e pioggia.
Va bene che siamo in pieno inverno, però, mi pare che ne abbiamo avute abbastanza di giornate cupe, desolate e fredde.
Non si esce, se non il minimo indispensabile, si sta a casa a guardare la tv o al pc tra i social e i siti vari e così passano le giornate del ponzese medio.
La piazza è deserta, Sant’Antonio è un cantiere e neanche la nave si è degnata di toccare queste sponde se non il minimo sindacale tra una tempesta e l’altra.
Di Le Forna neanche a parlarne… tutti in casa e se si vuole un po’ di vita sociale bisogna inventarla dietro un computer.

Durante la settimana il meteo è stato più clemente, addirittura ha ripreso a viaggiare l’Agostino Lauro che si è ricordato di essere un aliscafo e non un corpo morto del porto. In questo clima “da limbo”, Ponzaracconta continua a dare informazioni contribuendo ad avvicinare chi è lontano da Ponza alla realtà isolana, ma anche ad informare l’isolano di ciò che accade fuori dalla porta di casa.
Che sia rassegna stampa, Ponza, Italia o mondo noi vi informiamo di tutto e se il vento forte di levante o il brutto tempo hanno portato via la connessione internet, ecco qui cosa è possibile che vi siate perso:

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– Sport: il Ponza Calcio, causa condizioni avverse non ha potuto viaggiare per raggiungere il campo avversario, così, la partita è stata rimandata a data da destinarsi.

– Attualità, stampa e politica: la settimana non può non iniziare che con la rassegna stampa,  anche se con news non proprio legate direttamente alla nostra isola. Ciò che ci interessa da vicino è la questione sollevata, dalla redazione di questo sito, relativa ai  collegamenti marittimi.
Il brutto tempo sicuramente non li ha favoriti, ma la Laziomar continua a marciare sulla strada sbagliata. Il grande cambiamento positivo annunciato, gli isolani lo stanno ancora attendendo, ma visto che ci stiamo avvicinando al periodo elettorale il Don Francesco ha dato uno smacco al vecchio Tetide viaggiando con un mare di levante niente male.

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– Spettacoli ed eventi: troviamo sottolineato da Luisa Guarino ciò che è accaduto sabato sera in prima serata sulla rete nazionale, Gigi Proietti e Max Tortora: su Rai Uno l’amore per Ponza. I due mattatori della tv italiana in una chiacchierata amichevole parlano del mare dove passano l’estate: ovviamente la nostra Ponza. Accantonando la tv e passando al teatro facciamo le congratulazioni a Sabrina Marciano, ponzese per metà, che sarà a teatro nel musical “Billy Elliot”.

– Ricordi del passato e del presente: Franco De Luca continua il suo racconto nel ricordo di Nino Picicco, la ferita in tutti noi è ancora aperta e dolorosa, ma egli riesce a spazzare il dolore lasciando solo quella vena malinconica che ci fa convincere che Nino sia solo partito momentaneamente per un viaggio e che il gruppo è pronto a riunirsi.
Non smetteremo mai di ringraziare Franco per quello che ha fatto, sta facendo e farà e per il lavoro egregio di Nino nel portare la canzone ponzese nelle case e in tutto il  mondo tramite il web.

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Ricordiamo anche la scomparsa della sorella del caro padre Salvatore, venuta a mancare proprio ad inizio settimana e quella di Concetta Del Ponte di appena qualche ora fa.

Rimanendo tra passato e presente troviamo il pezzo di Rosanna relativo alla storia e alla vita di Carlo di Borbone e la diffusione delle Antichità, titolo della Mostra che gli ha dedicato il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), in occasione dei trecento anni dalla sua nascita.

Sempre nell’ambito della memoria, ma all’insegna dell’amore troviamo lo scritto di Silveria Aroma dedicato a sua madre.
La maestra Anna la ricordo quasi come un sogno (ero piccola), nei suoi ultimi anni di attività alla scuola di Santa Maria: aveva un personale imponente e vestiva sempre di scuro; non era la mia insegnante, ma qualche volta le è capitata una supplenza nella mia classe. Incuteva timore seduta dietro la cattedra, ma era solo apparenza, voleva bene ai suoi alunni.

Da Ponza e da figure ponzesi ci spostiamo sulla rotta percorsa dai fichi d’India di Ventotene a Torre del Greco. Tonino Impagliazzo ci racconta con gli occhi da bambino la sua avventura di quando partiva su una barca a vela e remi, insieme a tanti altri, per vendere i fichi d’India in terraferma.

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– Natura e foto sono il connubio particolare datoci all’inizio settimana con Natura per haiku e immagini da Angela Caputi.

– La redazione e il prof Madonna invitano tutti i lettori ad un convegno a Gaeta sull’origine delle specie nelle isole Galapagos.  A lungo si è parlato di tale argomento sul sito e quale modo migliore di un convegno per chiudere il cerchio?!

– Di tutto un po’ – Il nostro sito è un contenitore importante di eventi, racconti e storie, non solo ponzesi, ma in qualche modo  legati alla nostra isola.
Giuseppe Mazzella ci presenta un pittore, Libero Magnone Bosi, che è rimasto stregato dalla nostra isola, ritraendola come se fosse una bellissima donna;
Franco De Luca, come spesso capita, parte da lontano, dalla canzone Scalinatella, per ritrarre con le parole l’essenza stessa di Ponza;
Gabriella Nardacci ci propone il poeta beat Gregory Corso in “Per qualcuno l’inferno era un buon posto… (1) e la sua passione per la poesia e la scrittura con il secondo pezzo.
Un articolo che ha suscitato molto attenzione e qualche perplessità è Ci vuole più responsabilità  di Francesco Lena.
Confetti rossi per Martina Palmacci che dopo aver intrapreso la “carriera” di mamma, si è laureata in ‘Economia Aziendale’ presso la Facoltà di Economia e Commercio de “La Sapienza”.

Spostandoci verso un panorama più ampio – economico e socio-politico –  troviamo gli articoli Le campagne d’odio di Sandro Russo e Ma dove sta andando il mondo, da Trump alla May, dalla Le Pen ai ricchi di Davos? di Enzo Di Fazio.
Nel pezzo di Sandro risuona il termine ‘populista’, che sulla nostra isoletta è stato ampiamente utilizzato da alcuni pseudo-politicanti che molto probabilmente avevano da poco appreso la parola e facevano sfarzo nell’utilizzarla; spero che leggano  questo pezzo così che l’utilizzo sia più chiaro.
L’insediamento di Trump, la presa di posizione del primo ministro del Regno Unito Theresa May nei confronti dell’Europa, il cambiamento degli assetti nazionali ed internazionali non potevano non sfociare nel puntuale e preciso pezzo di Enzo.

Remembering. Birds

Questa è stata anche la settimana della Shoah, venerdì precisamente, tra tg e web tutti si sono ricordati del giorno della memoria, peccato che ci sia solo una volta l’anno.
Ora non voglio entrare in polemica su un discorso così delicato, però, oggi, tutto questo parlare di “non dimenticare affinchè il mondo ricordi ciò che è stato” mi sa tanto di ipocrisia. E’ giusto, necessario e indispensabile ricordare ciò che è successo ad Auschwitz e in tutti i campi di concentramento, ciò che accadde con Hitler e la sua macchina mortale, ma quello che succede ora nel mondo, quando lo ricorderemo?
La strage di Aleppo, tutti gli immigrati che arrivano in Europa su barconi che all’80% portano alla morte, quelli non sono come i treni utilizzati da Hitler per stipare ebrei, dissidenti ecc… diretti ai campi di concentramento?
Lo scopo di ricordare il passato deve essere quello di ricordare le cose importanti e di non compiere gli stessi errori; adesso perché ricordiamo la Shoah se poco è cambiato da ciò che è stato? Che senso ha tutto ciò? Ci può dire qualcosa il commento di Sandro Russo all’articolo di Sandro Vitiello su genocidio e Shoah: “Per non dimenticare (2)”?

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Luisa ci  ricorda  la mostra storico-documentaria  “La razza nemica. La propaganda antisemita nazista e fascista”  che, presentata il 26 gennaio a Roma, sarà aperta al pubblico dal 30 gennaio fino al 7 maggio.
La redazione propone, per non dimenticare, un breve scritto di Anna Frank tratto dal suo diario.
Rosanna confeziona un pezzo relativo alla memoria e i selfie che ormai vanno tanto di moda. Il registra Loznitsa ha prodotto un documentario in cui racchiude tutte le stranezze dei visitatori al campo di Sachsenhausen, chi si fa i selfie e chi banchetta al sacco nel prato antistante il campo, irrispettosi del luogo in cui si trovano.

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Loznitsa forse non sa che in Italia, qualche giorno fa, c’è stato qualcosa di ancor più grave di tutto ciò: una persona di colore nel Canal Grande di Venezia stava annegando e molti dei presenti – potete solo immaginare quante persone potevano esserci in quel luogo -. erano a filmare, postare la notizia sul web o inveire con frasi tipo “il nero sta annegando” – tutto documentato da video – senza fare nulla per salvarlo. Lo sventurato è morto annegato.

Che senso ha ricordare la Shoah se poi non mettiamo in pratica ciò che il ricordo dovrebbe insegnare?

Ricorda! Remember! -… visto che oramai ci piace tanto la lingua straniera – non deve essere solo una bella parola tirata fuori dal cilindro per sottolineare qualcosa di accaduto.
Deve essere usata con parsimonia, rispetto e consapevolezza. Remember

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