Ambiente e Natura

Quale inverno

di Francesco De Luca
luna-di-ghiaccio

 

Non quello della neve a ingolfare gli usci delle case, dai camini fumanti. Non quello del ghiaccio che ingessa gli arbusti di bianco. Qui il freddo non indurisce le mani, né arrossa il naso. Nulla porta al manto nevoso. Fra due lastre di piombo tutto è grigio: una, in cielo, immobile e tetra, l’altra, in mare, che ribolle.

Qui l’inverno è aria che s’agita da ovest, da sud, da est, veloce ad alta quota, e si nota per i nuvoloni che trapassano, oppure è folata radente al mare e ne solleva le creste, sputa salsedine, scortica i muri, inonda i moli.

L’inverno qui non si nutre di freddo, bensì di desolazione. Gli incontri umani non sono umidi di alito fumoso, sono distanti, sdegnosi. Il nostro inverno è privo di viventi. Solo i venti lo squassano.
L’isola implode, respira a fatica.
L’isolano si rinserra in sé.
Intorno si straccia perfino il senno.

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top