Attualità

Mini-analisi del voto referendario

di Silverio Lamonica
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Abbiamo seguito tutti con animo sospeso la campagna referendaria prima e lo scrutinio dopo. Esito incontrovertibile: 60% circa a 40% o poco più a favore del NO.
La Costituzione non si tocca, o meglio se si devono apportare delle modifiche è bene che vengano coinvolti tutti, costituzionalisti in primo luogo. Cosa che non è avvenuta. Con le prove di forza molto spesso ci si fa male. Ma non voglio insistere sul dato nazionale.
A me preme commentare questi dati:

PONZA: NO 72,73% 1031 voti;  SI 27,24% 386 voti.
VENTOTENE: NO 44,71% voti 131; SI 55,29% 162 voti (unico caso in provincia) – [cfr. anche le notizie al riguardo riportate nella Rassegna Stampa della settimana in corso].

Due isole sorelle, con la medesima storia. Entrambe hanno accolto i confinati politici, tra cui il fior fiore dei Padri Costituenti: da Pertini a Terracini, da Nenni ad Amendola… Eppure un risultato tanto diverso.

Ventotene, poi, è la culla del famoso “Manifesto” con cui Altiero Spinelli, tra l’altro cittadino onorario dell’isola, gettò le basi della futura “Europa Unita”.

Forse i cari amici ventotenesi avranno pensato: – La modifica della Costituzione Italiana può essere propedeutica alla modifica della ‘Carta Europea’ tuttora favorevole solo per “Banchieri & Co.”?

Oppure è stato un omaggio a Renzi che si presentò ivi con lo Stato Maggiore Europeo ad onorare Altiero Spinelli. E quest’ultimo si sarà di nuovo rivoltato nella tomba, come riportai in vernacolo in tale occasione? Impossibile saperlo.

Facezie a parte mi piacerebbe leggere in proposito l’analisi degli amici di Ventotene che di certo ne sapranno più di me.

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