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Lettera aperta del Comitato di Quartiere SAMIP 2012

Riceviamo in redazione dal Comitato “Samip 2012″ e pubblichiamo
progetto-di-dissalatore [1]

 

Oggetto: DIFESA DI LE FORNA, DEL TERRITORIO EX SAMIP

Acqualatina: un fiume d’acqua… No, di soldi!


Rif
. Ordinanza del Sindaco Vigorelli n. 92 del 12 ottobre 2016 Prot. 8894

“In data 16.01.2016 si è svolta la prima Conferenza dei Servizi relativa al progetto per l’installazione di uno SKID sull’isola di Ponza “, in merito all’area individuata per collocare l’impianto a La Caletta (presentato verosimilmente da Acqualatina) che il Comune di Ponza si è guardato bene dall’approvare”.

Acqualatina ha pensato a questo sito proprio perché è il luogo da cui parte la condotta che adduce l’acqua, scaricata dalle navi-cisterne, ai serbatoi del porto. Non si è curata minimamente della presenza del centro cittadino, di abitazioni a ridosso, di rumori prodotti, che fosse centro storico di notevole pregio architettonico… importava poco… si è curata solamente di spendere subito soldi avendo a portata di mano addirittura un tubo di collegamento cui potersi allacciare per il trasporto dell’acqua prodotta.

“In data 07.06.2016 le conclusioni della seconda Conferenza dei Servizi relativa al progetto dello SKID in località Cala dell’Acqua …con pieno consenso del Comune di Ponza”.

Si è pensato a questo sito perché: è sempre vicino al deposito, anche se questa volta è più piccolo, quasi un quarto di quelli precedenti, ma ha il pregio di avere vicino i motori della centrale elettrica… quella di emergenza – poco importa l’emergenza- basterà una delibera sindacale per cambiare la destinazione e farla diventare di servizio al dissalatore; che sia centro cittadino… non importa; che ci siano case e addirittura una scuola, la più grande dell’isola, con alunni dalle materne alle elementari, alle medie… che importanza ha… tanto c’è sempre la prospettiva di una delibera sindacale che metta a posto le carte e mandi in funzione i motori della centrale elettrica.

Nell’Ordinanza Sindacale di cui sopra c’è scritto: “Sentito l’UTC del Comune di Ponza per la restituzione di un proprio parere tecnico consultivo”. Si desume che ci sia stato un parere positivo del Tecnico Comunale, ma quest’ ultimo il Piano Regolatore Generale vigente non lo ha visto? Oppure lo guarda solo a proposito dei progetti di Privati Cittadini ?

Questa Conferenza di Servizi a cosa serve? Chi sono i vari Rappresentanti? Esplicano il loro dovere istituzionale e costituzionale? Garantiscono l’integrità di giudizio, o sono solamente là per approvare quello che il “proponente” mette sul tavolo? (chi salvaguarda gli interessi della “parte offesa”, in questo caso il Comune di Ponza!?! ).
Se è vero che alcune condizioni erano ostative per dietro “La Caletta”, come mai non lo sono più per “Cala dell’Acqua”? Certo nel secondo caso è vero che non c’è la caserma dei Carabinieri o di Circomare, ma non credo che queste siano  le sole priorità da salvaguardare, in questo caso c’è la scuola e in più c’è il Piano Regolatore Generale che è stato completamente ignorato.

Dice l’Ordinanza Sindacale n. 92 del 12 Ottobre 2016 che lo SKID prima e il dissalatore,poi, serviranno la popolazione invernale per 6 mesi l’anno e che durante gli altri mesi saranno le navi cisterna a sopperire ai bisogni della popolazione.
Ebbene dove lo mettiamo questo SKID per servire tutta la popolazione?
Non lo possiamo mettere a Le Forna perché il maggior numero della popolazione sta a Ponza; per lo stesso motivo non lo possiamo mettere neanche a Ponza, tra i due centri non c’è collegamento di tubazioni idriche (come infatti recita l’Ordinanza Sindacale sempre n. 92: “il sistema di rifornimento divide l’isola in due zone”).

C’è scritto nell’Ordinanza Sindacale n. 92 che i residenti sono 3.400 (precisasi solo quelli anagrafici, perché quelli invernali sono poco più di mille), mentre quelli estivi sono oltre 30.000..! E ora si vuole fare un dissalatore che serva 1.000 utenti! Anzi la metà di essi, perché come abbiamo testé detto l’altra metà non può essere servita mancando la tubazione necessaria di collegamento, oppure facciamo un dissalatore per 30.000 utenti? E a chi deve servire? E’ assurdo !

Sempre nella solita Ordinanza troviamo scritto che la capacità produttiva dello SKID è di 1.500 mc /giorno ed un costo dell’acqua che passerebbe dalle 11 €/mc che dovrebbe essere quella attuale, alle 04 €/mc quella futura. Sono tutte balle. Facciamo un po’ di conti: se attualmente il costo dell’acqua è di 11 €/mc trattandosi solamente del costo di distribuzione, perché l’acqua arriva gratis con le navi cisterna, come può essere che si riduca a soli 04 €/mc dopo,  quando ci sarà anche il costo di produzione del dissalatore da aggiungere a quello di distribuzione che resta lo stesso ?

E poi c’è l’altro problema del dissalatore finale che andrebbe posto nello stesso sito di quello provvisorio, lo SKID di cui sopra.
Una cosa è il dissalatore provvisorio e ben altro il dissalatore finale. O forse come diceva il buon Andreotti dei tempi andati: facciamo una cosa provvisoria, e questa nel tempo sarà definitiva. Se del dissalatore definitivo non si è proprio fatto cenno nella Conferenza di Servizio – non comparendo nell’Ordinanza Sindacale – ora lo vogliamo allocare nel sito del dissalatore provvisorio ? Con quale criterio? Sono due cose completamente diverse che andranno trattate in modo del tutto separate. Non confondiamo fischi per fiaschi.

Il dissalatore definitivo necessita di un progetto di importanza enorme: va fatta una progettazione adeguata, condivisa con la popolazione; si dovrà studiare se e come attuarlo; il numero di utenze da dover servire; il mare che sarà inquinato e fino a che punto potrà esserlo, con tutte le limitazioni “SIC, ecc.” che già ci sono; le scorie come e dove verranno smaltite; il sito da porre  in Centro oppure in luogo appartato; se l’energia elettrica disponibile – quella fornita dalla SEP – per il suo funzionamento non basta, bisogna studiare le necessarie alternative. Se si opta per i motori a gasolio bisogna vedere quanti camion di gasolio dovranno venire ogni mese e quali danni porterannoi alla circolazione del traffico e alle strade?

Passando ad altro bisogna chiedersi perché per fare un’ordinanza urgente – che urgente non è affatto – ci sono voluti ben 43 comma, tutti per creare un alibi alla sua definizione. Non è urgente perché in questo frattempo la vita scorre normalmente e le cisterne portano l’acqua con lo stesso andazzo di sempre.

E poi perché si è proposto un dissalatore provvisorio quando il definitivo deve essere realizzato, sempre sancito dall’Ordinanza Sindacale, entro il 2019 ? Cioè solo fra due anni! Due anni non sono poi un’eternità. Anzi sono proprio pochi per una scelta così importante.
Ma di mezzo ci sono le votazioni, quelle comunali; e allora c’è il rischio di non poter guadagnare la poltrona tanto agognata, per cui bisogna far presto, costi quel che costi, è un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata. Che importa se la popolazione non approva, come  già si è espressa in una riunione pubblica – presente il Sindaco Vigorelli – nel Ristorante Angelino il 23 ottobre 2012?
Forse il Sindaco Vigorelli vuole fare presto perché non ha interesse a presentarsi alle prossime elezioni, come ha asserito durante la campagna elettorale del 2012.
Ed io sono sicuro che Egli rispetterà questo impegno pubblico.

Ponza 12 novembre 2016

Il Presidente del Comitato SAMIP 2012
Ing. Aprea Aniello