Musco Domenico

San Silverio “muzzecuse”?

di Domenico Musco

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Il riferimento è ad un precedente articolo di Sandro Vitiello del settembre scorso,
che riferisce una storia raccontata da Emilio Iodice (leggi qui)

 

San Silverio è “muzzecuse”?
Bella domanda! Quando si entra nel campo della religione si pensa subito al perdono e mai alla vendetta ed è assurdo pensare a comportamenti  vendicativi ma…
Su San Silverio senza andare molto in là con gli anni anche io avrei qualcosa da raccontare.
Facevo l’insegnante alla scuola media Carlo Pisacane ed ero in commissione di esame di terza media il giorno 20 giugno, giorno di festa per Ponza, in una prova scritta credo di matematica; il tempo a disposizione degli alunni era di 4 ore per svolgere il quesito d’esame partendo dalle 8,30 del mattino .
Mentre giravo per i banchi per un normale controllo, per evitare che qualcuno copiasse, si presentò alla porta il collega nonché parroco di Ponza Don Salvatore che mi chiamò fuori e dopo le solite chiacchiere mi ricordò che quel giorno era la festa del Santo e che la processione usciva a mezzogiorno da sempre e – puntandomi un dito in faccia – mi disse che massimo per le 10,30 tutto doveva essere consegnato, perché San Silverio non aspetta nessuno!
Mi venne la pelle d’oca, sorvolai molto sui controlli e tutti potemmo andare alla processione.

Qualche anno fa successe una cosa simile. Il vescovo prese l’aliscafo da Formia alle nove per presenziare alla festa, ma siccome quel giorno c’era una brutta mareggiata il mezzo partì con un po’ di ritardo e ancor più se ne accumulò durante la navigazione. Da bordo il prelato telefonò al parroco dicendo di ritardare l’uscita fino a quando non arrivava lui.
L’aliscafo, per il mare agitato, arrivò a Ponza alle 13,30. Il vescovo scese dalla passerella e… se lo portarono subito via con l’elicottero in ospedale perché si era sentito male.
La processione usci dalla chiesa con tanto ritardo onorando sempre il Santo.

San Silverio anche in questo caso non nascose la sua indole di “muzzecuse”.
È un po’ come noi ponzesi… appunto ce lo siamo scelto!

1 Comment

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  1. Luisa Guarino

    11 Novembre 2016 at 15:01

    In famiglia non mi hanno mai tramandato il concetto di un San Silverio “muzzecuse”, ma l’idea di un patrono un po’ permaloso (però in senso amabile) non mi dispiace, anche perché, come dice Domenico, ci assomiglia parecchio. Quindi nel caso della festa del 20 giugno con il vescovo che tardava e diceva di aspettarlo, io do la colpa più che alla ‘furia’ del santo alla presunzione dell’uomo, benché prelato. Ricordo benissimo quella mattina: tutti sul sagrato pronti per muoversi in processione ma in attesa di ordini… dall’alto. E’ chiaro che stando in piedi in attesa tutto quel tempo qualche accidente è partito dai fedeli riuniti in preghiera. Non so a questo punto se anche San Silverio ci abbia messo del suo.

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