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Amministratori per servire il popolo

di Vincenzo Ambrosino
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Molti, ponzesi e non, pensano che sia facile amministrare la cosa pubblica ma la realtà ci dimostra che non è così. Non c’è amministrazione pubblica che non viene criticata aspramente dai propri concittadini.

Forse perché gli amministratori non sono capaci e competenti?
Non è detto, perché sui Comuni ci sono i dirigenti di settore che dovrebbero avere la competenza e la conoscenza per indirizzare la visione politica dell’amministratore.

E allora l’amministratore per fare bene quali doti deve avere?
Qualcuno dice l’onestà e la buona volontà!

Io posso essere un uomo onesto, avere buona volontà, circondarmi delle persone capaci e competenti, quindi soddisfo tutte le premesse per fare l’amministratore?
No!
Ho capito, tu mi induci a pensare: queste doti a servizio di chi le metto? Io ti rispondo che le metti al servizio dei cittadini!

Di tutti i cittadini anche di quelli che non mi hanno votato?
Ma è chiaro, dal momento che vengo eletto, io sono un amministratore dei beni pubblici a nome e per conto di tutti i cittadini.

Ma che cosa vincola l’amministratore ai cittadini?
La legge!

E il programma elettorale?
Il programma elettorale è una promessa fatta ai cittadini la quale può essere mantenuta oppure no ed èsu questo che poi l’amministratore verrà giudicato dagli elettori che però hanno memoria.

Può un amministratore fare cose che non ha promesso in campagna elettorale?
L’amministratore, tranne quelli proposti dal Movimento Cinque Stelle, possono – senza dar conto a nessuno – fare quello che vogliono e cioè fare di meno di quello che hanno proposto o fare addirittura altro, rispetto al programma elettorale.

Tutto questo si può fare mantenendo tutte le prerogative per un amministratore: onestà, capacità, competenza, buona volontà?

Certo è stato dimostrato che ogni amministratore che termina il suo mandato elettorale ha un bilancio – che ritiene positivo – da presentare agli elettori. Addirittura amministratori che sono stati bocciati dagli elettori dopo anni di amministrazione pubblica – ritengono di  aver operato secondo i canoni di onestà, capacità e competenza.

Quindi non basta l’onestà, la capacità, la competenza e il programma elettorale?
No!
Bisogna che i risultati arrivino, che gli obiettivi vengano raggiunti?

Il programma elettorale, che prevede la risoluzioni di problemi di ordine organizzativo e strutturali, deve essere scadenzato per raggiungere obiettivi nel breve tempo. Questi obiettivi non possono che essere le premesse per il raggiungimento del fine ultimo.

Il vero imbroglio tra amministratori e cittadini si verifica quando si fissano gli obiettivi e non il fine ultimo per cui si può tradire sempre la Grande Missione di Servire il Popolo.