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Epicrisi 86. Più scuro della mezzanotte non può esseredi Sandro Vitiello . A volte abbiamo la sensazione di essere come tutti gli altri ma basta poco per ricordarci che non è così. In un paese normale l’acqua potabile non dovrebbe mancare alla vita di tutti i giorni. In diversi scritti riportati sulla Rassegna Stampa questo problema emerge con forza. Luisa Guarino ci ricorda anche che un uso più oculato dell’acqua sicuramente sarebbe opportuno sulla nostra isola. Considerando che ormai la stagione estiva ponzese è fatta di flussi ormai confermati da anni, rimane difficile pensare che non si prevedeva tanta gente. Si parla e si scrive con leggerezza di cibo e di buone scritture come è giusto che sia nel mese dedicato al riposo, secondo il calendario dei nostri tempi . Sandro Russo ci parla della cucina bretone e a me torna in mente una folle estate dell’82 quando, partiti da Milano in compagnia di un’amica di quelle zone, abbiamo fatto un lunghissimo giro da Parigi a Lorient passando per Saint Malò e degustando quanto di meglio capitava sulla nostra strada. Notte di san Lorenzo in un paesino sperduto dalle parti di Langonnet. Torniamo a noi. Ne abbiamo fatto qualche considerazione attraverso gli scritti di Giuseppe Mazzella di Rurillo e di Silverio Lamonica. Anche la nostra Ponza conserva tanta memoria. Ne parla Lamonica che ha partecipato all’incontro di presentazione del progetto del museo. Alcune isole – come Ventotene anche Ponza – sono state Accademia di una nuova Italia negli anni del confino e tante case hanno ospitato gli uomini che hanno costruito poi l’Italia democratica. Non si erano ancora esauriti sui giornali i commenti per dell’evento di Ventotene, che l’interesse umano, nazionale e internazionale, si è spostato sul dramma del terremoto che ha dimostrato una enorme partecipazione civile di un paese d’abitudine distratto Gente che va, gente che viene. Se n’è andata anche una grande amica di Ponza: Daniela Dessì. Grande soprano ci ha lasciato ancora giovane. Era di casa a Villa Manzini a Cala Feola, ospite dell’avvocato Zanni. Che dire poi? Rita Bosso intervista gli autori di un progetto ambizioso di recupero e gestione del faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (leggi qui) e (qui). Purtroppo le tante buone intenzioni hanno cozzato contro i soldi di chi ha offerto di più. Chiudiamo con un pò di leggerezza che male non fa. Enzo di Fazio ci racconta il ragazzino che è stato, a Zannone, bravo a raccogliere patelle grosse dagli scogli sotto il mare. Non sappiamo se sia stato bene o male ma al giovine Enzo toccò pure di vedere la marchesa in tutta la sua bellezza. Buon fine Agosto.
P.S. – Sono stato tre settimane a Ponza e me le sono proprio godute. Non ho fatto niente di che. Non ho preso mai una barchetta, ho fatto solo due bagni e per il resto del tempo ho camminato a lungo, chiacchierato tanto e mangiato pure. Ho riso, mi sono incazzato, ho fatto la sagra del pesce con Aniello ‘i ‘Gnazio, Giancarlo ‘u Barbier, Pallone, i nipoti ‘i Cascettone, Girotto, Filippo ‘u ‘Taliano, Monia Sciarra, un signore forestiero che ha sposato la sorella di Luigi ‘u Iatt, mia figlia, Ingrid Shartz e tanti altri di cui non ricordo il nome. Un successo oltremisura: abbiamo finito tutto! P.S. 2 – Quanti di voi hanno mangiato la parmigiana fatta con le “palette” (foglie della pianta dei fichidindia)? Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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