Ambiente e Natura

Avaaz.org, il suono che rompe il silenzio

segnalato da Sandro Russo

 

“Il suono che rompe il silenzio”: questo è Avaaz.org

“Avaaz.org è un’organizzazione non governativa internazionale istituita nel 2007 a New York che promuove attivismo su tematiche quali il cambiamento climatico, i diritti umani, i diritti degli animali, la corruzione, la povertà e i conflitti. La sua missione dichiarata è quella di permettere che i processi decisionali di portata globale vengano influenzati dall’opinione pubblica. L’organizzazione opera in quindici lingue diverse, e conta, stando al sito ufficiale, circa 41 milioni di membri iscritti in 194 paesi.
Il nome Avaaz deriva dalla parola Persiano/Hindi/Urdu/Punjabi/Marathi il cui significato è all’incirca ‘il suono che rompe il silenzio’, cioè ‘voce’. In Turco avaz significa ‘suono’.”

avaaz.org. Logo

Questo è quanto si trova su Wikipedia alla voce Avaaz; ma ne ho un’esperienza diretta.
Leggendo bene fino in fondo l’ultima mail che mi hanno mandato, mi sono ricordato di aver aderito a questa organizzazione fin dall’inizio, nel 2007, firmando per la cessazione dello spargimento di sangue e il cessate il fuoco in Libano [“Stop the Bloodshed: Lebanon Ceasefire Now”: campagna del 2007-01-27].

avaaz-logo. Caratteri giapponesi

Tanti sono i focolai di criticità che anche una persona informata fa fatica a seguire tutto, dallo scioglimento dei ghiacci allo sterminio dei grandi cetacei, dalla condanna alla lapidazione di una donna da qualche parte del mondo, ad un genocidio silenziosamente in atto da un’altra; alla campagna contro i pesticidi e il controllo genetico delle sementi…

Bear

Devo dire che in questi anni (e nove sono tanti!) le loro proposte e azioni non mi hanno mai deluso; ho condiviso quasi tutto di questo gruppo di pressione che attraverso pratiche non violente, valendosi della moral suasion di oltre quaranta milioni (!) di aderenti, ha un enorme impatto sulle opinioni e anche sulle decisioni politiche ad alto livello (sul clima, per esempio…).

Avaaz. Iceland

Questo è il testo dell’ultima mail che ho ricevuto a proposito dalla sconfitta sulla Brexit:

Cari avaaziani,

Oggi è un giorno davvero triste per la Gran Bretagna, per l’Europa e in molti sensi per tutto il pianeta.

Ma in qualche modo potrebbe essere esattamente quello di cui avevamo bisogno.

Perché tutto il progresso a livello mondiale degli ultimi decenni, nell’integrazione, nella tolleranza e nell’interconnessione tra i popoli non è qualcosa che si può dare per scontato, ma deve essere sostenuto continuamente e attentamente da ogni generazione. Le istituzioni che creiamo per governare le nostre comunità, le dobbiamo sentire, con il cuore, con la mente, altrimenti muoiono se diventano semplicemente degli ammassi di burocrazia. Ora più che mai abbiamo bisogno di radicare un’etica, uno spirito, una cultura sul valore della interconnessione umana se vogliamo affrontare le forze più oscure e pericolose del nostro passato come nazionalismo e razzismo.

Quasi tutti quelli che hanno fatto campagna per convincere i britannici a rimanere nell’UE, lo hanno fatto paradossalmente anche loro alimentando paure e interessi personali – come se l’unico argomento fosse quanti soldi si sarebbero persi o guadagnati con questa scelta. Questa comunità invece, Avaaz, ha cercato di portare i valori della fratellanza, della tolleranza, dell’amore tra i popoli, come parte del discorso pubblico. Purtroppo questa volta, non è stato sufficiente per vincere. Una impressionante macchina mediatica creata per alimentare odio e divisioni e diversi politici senza scrupoli hanno contribuito a convincere il 51,9% dei britannici che la colpa di quello che non funzionava era dell’Unione Europea.

Ma non possiamo lasciarci prendere dallo sconforto: c’è un processo molto più grande che vede movimenti razzisti e xenofobi in crescita – in Europa, ma anche negli Stati Uniti dove Donald Trump minaccia davvero di distruggere decenni di progressi su tutti i fronti, a partire dalla lotta contro il razzismo e l’emarginazione. Il voto di ieri in Gran Bretagna deve essere una scossa per far nascere un grande movimento, una scintilla che riaccenda la passione di ogni cittadino per difendere e lottare per un mondo di tolleranza, di pace e fratellanza. Quello stesso mondo per cui i nostri genitori e nonni hanno lottato e lavorato duramente dopo gli orrori di due guerre mondiali.

La fascia dei più giovani ha votato nella stragrande maggioranza per restare in Europa, e anche negli Stati Uniti sono proprio i giovani quelli che si stanno opponendo con più forza a Trump. Questo significa che il futuro può essere dalla nostra parte, ma ora dobbiamo lottare per poter lasciare un mondo tollerante e giusto alle prossime generazioni. Ci sarà bisogno di tutto il nostro coraggio e tutta la nostra forza. Clicca qui e condividi ora, con migliaia di altri cittadini un messaggio di ispirazione, solidarietà e speranza per questa impresa che abbiamo davanti:

Nelle scorse settimane, la nostra comunità ha avuto un ruolo bellissimo e potente — a centinaia di migliaia abbiamo deciso di affrontare la paura e le divisioni con azioni e messaggi di solidarietà e integrazione — grazie a migliaia di donazioni abbiamo comprato intere pagine di giornali e con bellissime azioni abbiamo riempito le prime pagine, scendendo in strada in tutta Europa, e chiedendo che fosse rimosso il direttore del giornale che più di tutti diffondeva paura in modo ingiustificato, e infine facendo migliaia di chiamate a cittadini Britannici affinché votassero per rimanere.

Avaaz. Banner. Brexit

Molti elettori britannici – specialmente quelli più anziani, e quelli nelle aree rurali dell’Inghilterra – sono stati convinti che l’Europa e l’immigrazione che questa portava stava minacciando le loro comunità, la loro libertà e il loro benessere. Alcuni semplicemente volevano un qualsiasi cambiamento allo status quo. Molto di tutto questo aveva a che fare con una parte dei media britannici pronti a tutto che sono diventati strumenti puri di propaganda per l’uscita dall’Unione Europea.
Ma dobbiamo anche riuscire a fare meglio sull’immigrazione – per fare in modo che le scelte politiche siano capite a fondo nei cuori e nelle teste. Finchè non sarà così, i movimenti che alimentano paure e divisioni continueranno a sfruttare questa nostra debolezza.

Ci sono nuove e difficili battaglie all’orizzonte – Trump negli Stati Uniti, Marine le Pen in Francia e forse addirittura Farage nel Regno Unito.

Ma questo movimento sta crescendo e diventando ogni giorno più forte. Affronteremo ciascuna di queste crociate che cercano di dividerci con amore e determinazione. Dovremo crescere ancora e diventare più saggi per affrontare questo cocktail virale di paura, nazionalismo e razzismo.

È proprio in questi momenti bui che nascono nuove possibilità. La parlamentare Jo Cox, assassinata la scorsa settimana, aveva detto “siamo molto più uniti e abbiamo molte più cose in comune di quelle che ci dividono.” Ora dobbiamo essere capaci di ascoltarci e non permettere che l’odio che l’ha uccisa ci schiacci. Onoriamola impegnandoci ora a lavorare assieme per portare avanti le sue battaglie d’amore.

Clicca per condividere il tuo messaggio di unità e determinazione con tutti noi. Ricarichiamoci con la solidarietà e l’amore in vista delle battaglie che abbiamo di fronte a noi: la speranza non può essere fermata.

Con speranza e gratitudine,
Ricken, Alice, Emma, Christoph, Luis, Iain, Mia, Melanie, Fatima, Ben, Allison, Rewan, Adam, Dan e tutto il team di Avaaz

Avaaz. Mondo

Avaaz.org. Battaglia per la biodiversità

Asante_Avaaz

balene_strage_seashepherd

 

Post Scriptum – Malgrado l’apparenza questa non è una pagina pubblicitaria, ma un tributo: il personale bilancio di un’esperienza e di un coinvolgimento quasi decennali.
La prossima volta che incontrate questa sigla, fateci un’attenzione speciale.

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