Attualità

…E se n’è andato pure Girotto ‘i Mosè

di Sandro Vitiello
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Uno scarno messaggio ci ha comunicato che ci ha lasciato un altro grande pescatore ponzese: Ciro Scotti da tutti conosciuto come Girotto ‘i Mosè, il nome di suo padre.

Viveva all’Elba – a Marina di Campo – come tanti pescatori della nostra isola.
E’ stato il mitico armatore della “Isabella”.

“Figlio d’arte”, cresciuto alla scuola di Fracassa (capopesca per tanti anni sulla barca del padre) Girotto, insieme a Miccetto, a Bonarino, a Biagino e tanti altri armatori ha scritto pagine importanti nella storia della marineria ponzese.

Negli anni ’60-’70 le loro barche tornavano a terra sempre stracariche di pesce e se un po’ di benessere la nostra gente l’ha visto è stato grazie a questi uomini che armavano barche anche con 15 marinai.
Gente che non si è mai tirata indietro e che qualche volta ha sfidato sia il mare che le leggi degli uomini.

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Chi non ricorda l’avventura di diverse barche ponzesi su uno scoglio nel mare che divide la Spagna dal Marocco, nell’82?

Nel giro di qualche mese tonnellate di preziosissimo corallo rosso vennero portate in superficie facendo la fortuna di tanti nostri compaesani che avevano voluto correre il rischio di andare a pescare dalle parti di Alboran.

La barca di Girotto si attardò un po’ di più da quelle parti e venne sequestrata dalla marina militare marocchina.
La barca venne fermata il 7 luglio e i marinai poterono tornare a Ponza proprio il giorno di ferragosto.
Girotto rimase per altri due mesi a disposizione dell’autorità giudiziaria marocchina.

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Tanti aneddoti sulla sua persona…
Mentre andavano a cercare il corallo marocchino si fermarono su una secca a settanta e passa miglia a sud-ovest della Sardegna. Fece buttare in mare quattro stracci di rete che dopo qualche ora tornarono in superficie con più di cinquanta aragoste dal peso esagerato.

Una mattina di foschia in mezzo al mare dove non si vedeva a dieci metri di distanza lui era sulla poppa della sua barca con il fucile imbracciato e carico e il suo cane pronto all’azione.
Per lui era la giornata perfetta per cacciare le quaglie.

Salutiamo questo nostro compaesano che andiamo ad aggiungere al nostro piccolo pantheon.
Rimarrà nella nostra memoria.

1 Comment

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  1. susy scarpati

    12 Giugno 2016 at 19:06

    Mio padre affettuosamente lo chiamava Girotte ‘U pazze a indicarne l’indole estrosa, giocosa e ingegnosa che aveva…. Buon viaggio Girotto e saluta tutti i nostri cari.

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