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Epicrisi 71. Tra pubblico e privato, Ponza in bilico

di Luisa Guarino

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Forse non è bello parlare di se stessi, ma ritengo che la voce più importante registrata questa settimana parta proprio dalla nostra Redazione: un vero grido d’allarme che deve rimbalzare forte da un capo all’altro dell’isola e che vede in gioco il suo futuro e quello di noi tutti. Alla luce di progetti e programmi non così tanto lungi da venire, poniamo una questione davvero basilare e vitale: cosa è meglio per Ponza, una gestione pubblica o privata? La nostra posizione è chiara, i punti più caldi individuati lo sono altrettanto: e i commenti prontamente registrati ci fanno capire che si tratta di un vero “nervo scoperto”.
Anche perché questa “terza colonizzazione” di cui parliamo purtroppo non appartiene a un’epoca futuribile ma è un pericolo serio, imminente e immanente.

Gioco

Nel contesto che vede di fronte pubblico e privato s’inserisce anche il caso della compagnia ponzese Snap, il cui contratto con Laziomar sta per giungere al capolinea, peraltro proprio domani, 16 maggio.

Continua invece a dibattere, a modo suo, il tema del bracconaggio nella sua rubrica settimanale Sang’ ‘i Retunne con un titolo emblematico: “La politica del bracconiere o il bracconiere della politica?”, mentre le notizie più concrete, e una volta tanto positive, vengono dalla rassegna stampa, con la conferma della quinta Bandiera blu per Ventotene e soprattutto per quanto riguarda Ponza, e lo stanziamento di 700.000 euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento della scuola di Santa Maria. E’ proprio di ieri infine la pubblicazione della graduatoria definitiva per l’assegnazione delle aree demaniali per il noleggio. Valide per il triennio 2016-2018, esse sono così ripartite: tre a Cala Feola, due alle piscine naturali, una a Cala Fonte, una a Cala dell’Acqua (zona Le Forna); tre a Frontone e una a Giancos (zona Porto). Quasi tutte fanno capo a società cooperative.

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Tra le notizie belle registriamo anche il week end di festeggiamenti per i vent’anni (e ‘nu poche) della compagnia ‘A Priezza, raccontato da un’addetta ai lavori: la nostra Martina, che per due anni ha condiviso con i componenti del gruppo l’impegno e il divertimento, nonché le trasferte in terraferma.

Il mese di maggio, dedicato per i credenti alla Madonna, rivive con la mamma del Cielo rievocata dalla bella orazione del mese mariano di origine spagnola del 1500, con i primi versi in italiano e gli altri in dialetto ponzese. Ad altre madri si rivolge invece la Ninna nanna… Ninna oh di Gabriella Nardacci, in un’altalena di tristezza, dolore, dolcezza, speranza.

Immagine dal film Terraferma di E. Crialese

Dal passato recente, 2007, Sandro ci segnala un articolo apparso sul mensile di luglio di Meridiani a firma di Fabrizio Ardito dal titolo “L’isola di Ernesto”, dove “il professore”, in T-shirt azzurra e intento a scrivere come al suo solito, domina la pagina e il nostro costante ricordo.

Ernesto.Retail

Da Londra, dalla vetrina di una galleria peraltro chiusa di Bond Street, arrivano invece le immagini dei dipinti di Edward Brian (Ted) Seago che raffigurano Ponza. Chissà che sorpresa per Anna Maria e Bruno in giro per la capitale inglese: mi piace immaginare che il richiamo sia arrivato loro prima attraverso il cuore (una specie di sussulto) che attraverso gli occhi.

Restando sul piano “culturale” ma stavolta di carattere letterario, ecco il libro “Più alto del mare” di Francesca Melandri, che vede protagonista, seppure mai nominata, l’isola dell’Asinara, in cui è quasi intuitivo ravvisare tante affinità con Ponza e soprattutto Ventotene, con l’isolotto di Santo Stefano e il suo penitenziario.

Con le sue Spigolature di storia, Franco ci parla della “catena” come unità di misura, un termine introdotto da lingue straniere così come accade per tante altre parole che fanno parte del nostro vocabolario isolano, specie quello più antico.

Infine, il campionato di calcio chiude i battenti con la sua 30^ giornata e la vittoria del Ponza su Penitro per 3-0 attribuita a tavolino per le trascorse vicende. Ma nonostante ciò, la squadra dell’isola resta all’11° posto, su 16. Forza ragazzi! Andrà meglio il prossimo anno. Deve andare meglio. E l’augurio non riguarda solo il calcio.

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