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Memo 47. Flessibile a chi?

di Rita Bosso

marine [1]

 

Il sindaco Vigorelli riconosce alla Laziomar di aver mostrato flessibilità durante le ultime riunioni in Regione ma il termine, alla luce di quanto scrive Monia Sciarra, è riduttivo se non offensivo. Secondo Monia le varie compagnie di navigazione avrebbero in comune, oltre la desinenza -mar, anche proprietari, amministratori e gran parte del naviglio, e quindi il presidente di una compagnia potrebbe essere anche armatore della compagnia concorrente, in tal modo ricoprendo ruoli che la logica comune vorrebbe distinti e contrapposti.
“Niente di nuovo sotto al sole – mi spiega un amico, uomo di mondo avvezzo alle esperienze extra-coniugali – bastano organizzazione, un pizzico di fortuna, amici che ti coprano e il resto è tutta vita”.
Il pericolo di incrociare messaggini e regali è sempre in agguato, la possibilità di rifilare alla moglie la scusa confezionata per l’amante esiste, ma se si evitano gli errori più comuni l’impresa riesce. Prima di tutto non bisogna appuntare dati in un’agenda o in un file, oramai non sai se sono peggio le mogli o i finanzieri, entrambi decrittano qualunque password; poi i pagamenti devono essere rigorosamente cash, infine ci sono i trucchi del mestiere che, in quanto tali, non si possono svelare.

pluto [2]
Resto a rimuginare su quali trucchi possa adottare il fantomatico Arturo (chiamiamolo così, in omaggio ad Arturo Brachetti, principe dei trasformisti), presidente di Plutomar, amministratore delegato di Paperinomar e armatore di Pippomar.

La prima mossa per evitare gaffe potrebbe essere la scelta dell’abito: il classico “Cosa mi metto oggi” potrebbe risolversi con la scelta di una giacca rossa nel caso si abbia un appuntamento in Regione in qualità di presidente di Plutomar, le cui navi hanno scafo rosso, per discutere di un finanziamento alla nave Minnie; all’appuntamento in Capitaneria per trattare del declassamento della medesima nave Minnie, nel frattempo noleggiata a Pippomar pertanto verniciata di verde,  si andrà con la giacca verde per ricordarsi che si sta agendo in qualità di armatore di Pippomar. Sembra complicato ma basta avere una guardarobiera efficiente e poi Arturo sa il fatto suo, mica è un pivellino.

Pippo marinaio [3]
Il difficile viene quando Arturo-Pluto-rosso deve noleggiare ad Arturo-Pippo-verde la famosa nave Minnie, ossia deve auto-noleggiare; già fissare l’appuntamento è un’impresa giacché se Arturo telefonasse ad Arturo troverebbe il telefono occupato. La segretaria comprensiva suggerisce di lasciare un post-it alla scrivania, testo telegrafico e chi vuole capire capisca: “Arturo mercoledì ore 12”.
Il mercoledì Arturo-Pluto-rosso prende posto dietro la scrivania, firma, corre al lato opposto della scrivania infilando la giacca verde, si accomoda, ri-firma in qualità di Arturo-Pippo-verde: queste acrobazie meritano ben più di un generico riconoscimento di “flessibilità”.
Lo stress è notevole, tanto più che la storia si ripete ogni venti giorni a ruoli invertiti, col rischio che un lavaggio ad alta temperatura stinga i colori, col rischio che tra venti giorni si siano venduti pure la scrivania e le poltroncine, nel qual caso Arturo firmerà e ri-firmerà direttamente davanti allo specchio del bagno, in pigiama.

Nude [4]