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6000…! Seimila articoli pubblicati!

la Redazione
6000 clouds [1]

 

Così “ridendo e scherzando” siamo arrivati ai seimila articoli pubblicati in poco più di cinque anni di attività (leggi qui [2]). Ed è una cosa mai accaduta nella storia di Ponza.

L’occasione è propizia per interrogarci sui motivi di una così lunga tenuta, merito in gran parte dei Lettori; in parte minore, ma essenziale, dei Redattori.
Cominciamo da questi ultimi…

6000 clouds. Posts [3]
I Redattori
Ciascuno di noi ha espresso una sua idea, qui di seguito riportata integralmente (…il nome dell’estensore non è importante).

Chiarissima è la percezione di aver raggiunto un risultato importante:
Considero questi 6000 articoli una grande opportunità per redattori, collaboratori, lettori, ponzesi e non, di incontrare da vicino i pensieri e le emozioni di tutti, ritrovandoci sempre più uniti, nelle notizie belle e in quelle brutte, nelle delusioni e nella rabbia, ma soprattutto nella speranza di un futuro migliore per la nostra isola”.

“Quando penso ai 6000 articoli raggiunti associo questo nuovo traguardo alla vetta di una montagna. È la sensazione che provo ogniqualvolta quel numeretto iniziale cresce di un’unità.
C’è tanta fatica dietro questi numeri come quella fisica che muove una cordata. Oggi stiamo scalando la catena delle Ande e ci stiamo preparando ad affrontare l’Himalaya e l’Everest.
Un unico cruccio: all’impresa non hanno partecipato abbastanza i giovani. Per il futuro dovrebbero intervenirvi di più…”.

6000 blu [4]

Il richiamo ai giovani è presente in altre testimonianze, anche nel ruolo di destinatari e continuatori dell’opera…
“È il passo di un cammino, di una scommessa che si proietta nel tempo: contribuire a rendere vivo e vigoroso un sito in cui potranno infondere l’animo e il pensiero quelli a cui passeremo il testimone”.

Sul crinale di un cambiamento profondo della società, gli ultimi ponzesi stanno cercando di salvare la memoria dei loro padri e dell’isola amata. Come pazienti certosini annotano, ricordano, ricostruiscono un mondo che sta rapidamente scomparendo, fiduciosi che questo lavoro spontaneo e accorato possa essere utile alle generazioni future”.

6000. Base [5]

Un consuntivo è espresso anche da qualcun altro:
“Ponzaracconta con i suoi 6000 articoli raccoglie tanta parte soprattutto della vita quotidiana del ’900 ponzese. Fatti, persone, stili di vita, attività e modi di svolgerle. Non la grande storia (anche quella, a volte), ma tante piccole storie che sono la nostra storia.
Con orgoglio, perseveranza, determinazione, e con l’aiuto di tanti amici, continuiamo ad archiviare nella nostra biblioteca virtuale un bagaglio che potrà aiutare le giovani generazioni ad una maggior consapevolezza per non soggiacere supinamente alla globalizzazione imperante che inevitabilmente porterebbe la nostra isola a trasformarsi in uno dei tanti anonimi villaggi vacanze, con conseguenze negative economiche e sociali…
Solo la memoria ci potrà salvare!”.

6000 heart [6]

Per qualcuno è stato un inizio, il primo passo di una grande avventura:
“Sono passati quattro anni anni dalla pubblicazione del mio primo articolo, e da allora ne ho prodotti un bel po’.
Tanti amici hanno collaborato con noi e se siamo arrivati a 6000 è un po’ merito di tutti, di chi lavora giorno e notte, di chi scrive e pubblica e di chi ci legge con costanza, ma anche saltuariamente. Credo proprio di essere cresciuta grazie a voi.
Abbiamo festeggiato il nostro primo lustro, oggi festeggiamo un’altra bella meta; tutto sommato qualcosa di buono credo proprio che l’abbiamo fatta! Sono onorata di far parte di questo progetto. Prossimo obiettivo? Il raddoppio!”.

6000. Barbed wire [7]

Una vena ironica e giocosa è stata sempre presente nei nostri scritti…
Maledetti bastardi sono ancora vivo” – urlò  al vento Papillon mentre scappava dalla sua isola-prigione. Questo potremmo dire a certi profeti di sventura.
Ponzaracconta festeggia i suoi 6000 pezzi sapendo di essere un punto di riferimento importante per i ponzesi.
Per tutti i ponzesi!”.

“Sono sempre i migliori che se ne vanno …. infatti noi di Ponzaracconta stiamo ancora qua”.

“…a qualcuno Ponzaracconta piace perché aggrega e dà fastidio, altri lo detestano perché… aggrega e dà fastidio!
Ma non siamo mica qui per piacere o non piacere! Anzi, non siamo mica noi…
Rassegnatevi: Ponzaracconta si rappresenta da sola, e continuerà a farlo perché, per dirla con Pessoa, raccontarsi è la confessione che la vita non basta”.
6000. All right [8]

Chi ci legge… chi ci scrive…
Il pubblico dei fruitori e contributori di Ponzaracconta è quanto mai vasto e composito.
Ci piace sempre ricordare una frase sentita più volte in questi anni: “Quando torno a casa, una delle prime cose che faccio è accendere il computer per vedere che c’è di nuovo, di che si parla, sull’isola…”.
E in effetti è questa l’essenza della sensazione di “costituire un riferimento”… Di qui sentir di voler dire la propria opinione, o proporre una propria versione dei fatti, il passo è breve…

Ci sono lettori/collaboratori isolani e fuori da Ponza (la maggior parte); ci sono quelli che cercano l’attualità o un’altra chiave di lettura delle notizie. Molti sono i nostalgici, ma molti anche i curiosi della ‘varia umanità’ che l’isola sa esprimere; storie di emigrazione e del passato appena trascorso, ma quasi dimenticato; quelli che ci vorrebbero più ‘buoni’ e condiscendenti e quelli che ci spronano ad una maggiore aggressività; quelli che amano i buoni racconti e quelli che li saltano in blocco

Certo a tutti non si può piacere..! Comunque la scelta maturata da questa amministrazione di essere in una posizione avversa nei confronti del sito, riteniamo sia “contro natura” e costituisca una perdita netta per tutti; anche se in qualche modo “obbligata” data la natura ‘muscolare’ del suo capo, di contrapposizione e non di collaborazione.
Ma poi… “mai dire mai!”. 

6000. Sprinkle stars [9]

In fondo, e a coronamento, di questo consuntivo e tentativo di analisi, sarebbe troppo autocelebrativo chiedere ai nostri Lettori/Contributori di fare altrettanto, di lasciare cioè una loro testimonianza?